Omicidio senegalese Diallo a Corsico, confessa l'autore: fermato il calabrese Butà

omicidiodiallocorsico600Un uomo, italiano, è stato fermato durante la notte per l'omicidio del senegalese Assan Diallo ucciso sabato sera a colpi di pistola a Corsico, nell'hinterland milanese. Fabrizio Butà, 47 anni, di origini calabresi ha confessato davanti al pm Christian Barilli.

Dieci proiettili, quasi un intero caricatore di una semiautomatica calibro 9 per 21: sei hanno colpito in testa Assane Diallo, 54 anni, senegalese, sposato e padre di una figlia di undici, da oltre 20 anni in Italia; gli altri al torace, tutti andati a segno. E la moglie della vittima parla di "razzismo" e di un uomo che nei giorni scorsi avrebbe insultato la vittima per il colore della pelle. Il killer gli ha sparato anche quando era a terra, esanime nel giardinetto tra via delle Querce e via Curiel a Corsico, comune dell'hinterland milanese spesso agli onori delle cronache per la presenza di una malavita di spessore da quando, alla fine degli anni '60, personaggi di spicco della 'ndrangheta finirono al soggiorno obbligato.

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Le indagini dei carabinieri si sono concentrate sull'uomo con cui Diallo forse aveva un appuntamento nei pressi di un bar gestito da cinesi ma a quell'ora, alle 23 e 30 di sabato, chiuso. Attenzione anche sulla pistola trovata in uno spazio condominiale in un palazzo di via Curiel nel corso di perquisizioni a tappeto eseguite subito dopo il ritrovamento del corpo di Diallo. Con tutta probabilità è quella che ha sparato.

La moglie di Diallo ha parlato di una lite che, due sere prima il marito aveva avuto con un uomo nei pressi di un chiosco del quartiere Tessera nel vicino comune di Cesano Boscone "pieno di tatuaggi" che diceva di essere "il nipote di Mussolini", che lo aveva insultato per il colore della pelle e con cui Diallo era venuto alle mani, ma i carabinieri non ritengono che quell'episodio sia legato al delitto. Diallo potrebbe essere stato vittima invece di una vendetta da parte di qualcuno che da quelle parti si crede un boss e ha voluto vendicarsi di uno sgarbo subito dal senegalese che, oltre a occuparsi della sicurezza in alcuni supermercati, lavorava come buttafuori in locali notturni; oppure potrebbe essere stato punito per uno sgarro a qualche malavitoso nello spaccio di droga: da qui l'esecuzione volutamente eccessiva perché sia d'esempio per altri.