Sorical, Femca Cisl e Usr Cisl: "Gestione pubblica unica soluzione"

"Prendiamo atto che nella conferenza stampa relativa al futuro dell'azienda Sorical e di tutto il servizio del ciclo idrico integrato della Calabria, si sia finalmente affrontato nel merito le questioni che come Cisl e come FEMCA Cisl stiamo ponendo da anni. Che si sia individuata una tempistica più stringente e più consona rispetto alle gravi criticità di sistema, che come abbiamo anche noi più volte sostenuto, se non affrontate responsabilmente rischiano seriamente il default, con le gravi ripercussioni per la nostra Regione. Sono questi temi importanti su cui è necessario concentrare gli sforzi per trovare soluzioni efficienti e condivise. Sono questi i temi su cui tutti, la politica le associazioni datoriali le parti sociali, dovrebbero dare segnali comportamentali sostanziosi, di responsabilità e soprattutto di discontinuità rispetto a come questo tema di vitale importanza per la Calabria e i calabresi è stato affrontato fino ad oggi". Lo scrivono in una nota il Segretario Generale della Femca Cisl Pompeo Greco e quello della USR Cisl Calabria, Tonino Russo.

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"Un terreno di confronto ma soprattutto di scontro per fini meramente politici ed elettorali. Atteggiamenti assolutamente irresponsabili. Abbiamo condiviso la posizione dal Presidente pro-tempore dell'Autorità Idrica Calabrese Sergio Abramo, che in maniera chiara e diretta ha sostenuto che il modo di affrontare questa materia ha rappresentato in maniera inequivocabile, il fallimento e il limite della politica calabrese, trasversalmente parlando, e riferito a tutti gli schieramenti partitici senza distinzione di colori. È una posizione che abbiamo più volte sostenuto anche noi, e per cui abbiamo chiesto con insistenza in passato "la liberazione della Società Sorical dall'ingerenza della politica" che tanti problemi fin qui ha prodotto. Il percorso futuro ineludibile è quello emerso nella conferenza e che come Cisl e Femca Cisl ribadiamo e confermiamo. Non si può prescindere per il futuro del servizio idrico integrato della Calabria dalle Competenze e professionalità presenti in Sorical, e dai circa 1200 dipendenti che già adesso a vario titolo operano nel settore. Per tali ragioni sosteniamo che la stessa dovrà diventare, dopo la sua pubblicizzazione con la chiusura del rapporto con il socio privato, il Soggetto unico gestore in Calabria. Sarà questo un percorso non semplice che dovrà essere affrontato da tutti, come detto, con grande responsabilità, in quanto per noi, la riforma del SII è, e dovrà essere gestita come un'emergenza, anche attraverso l'utilizzo di risorse e di fondi europei per rimettere in sesto le fatiscenti reti idriche esistenti. Attualmente, riteniamo non esserci soluzioni alternative. Chiediamo fin da subito, di essere coinvolti attivamente come Organizzazioni Sindacali, per gestire insieme i futuri articolati passaggi, anche non scontati, che si dovranno affrontare. Il primo, per quel che ci compete, il futuro status dei lavoratori coinvolti, quelli dell'azienda Sorical, ma anche gli altri, che con la pubblicizzazione della Società rischierebbero di perdere le garanzie e i diritti fin qui maturati, con l'applicazione di tipologie contrattuali diversi rispetto a quello in itinere. È emersa nella conferenza la volontà di non penalizzare i lavoratori, ma nel merito chiediamo atti concreti come la predisposizione della clausola sociale di salvaguardia. Atto che dovrà essere definito congiuntamente con le parti sociali. Così come si chiedono atti formali e certezze sul percorso da fare e soprattutto sulla tempistica di tale percorso, che dovrà avere a nostro parere, così per come emerso nella conferenza stessa, una corsia preferenziale".