Regionali, i parlamentari calabresi del M5S in rivolta: “Voto su Rousseau umiliante”. E accusano: “Giochi di palazzo”

Di Maio Luigi 9 novembreEsplode la rabbia dei parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle dopo la decisione dei vertici di indire una votazione su Rousseau per decidere se partecipare o meno alle regionali del 26 gennaio. Ieri sera lo sfogo a Montecitorio del deputato Riccardo Tucci ("è una porcheria"), raccolto dall'Adnkronos, oggi sui social tutto il malcontento degli eletti grillini. Per Massimo Misiti il voto online "mortifica noi parlamentari ed il lavoro che abbiamo fatto nell'affannosa ricerca di un candidato autorevole da candidare alla presidenza". Paolo Parentela annuncia le dimissioni da coordinatore della campagna elettorale: "Con il voto di oggi su Rousseau, i vertici del Movimento 5 Stelle", accusa Parentela, "scelgono di non scegliere, deludono le migliaia di attivisti calabresi che con sacrifici e rischi hanno sempre lavorato sul territorio, ignorano il percorso che abbiamo già avviato e scaricano su tutti gli iscritti la responsabilità di una scelta inquadrata in termini profondamente sbagliati". Sulla stessa lunghezza d'onda le parole di Francesco Forciniti, che parla di votazione "umiliante" con "un preavviso a dir poco ridicolo": "Sarò esplicito", insiste il deputato calabrese, "se ci sarà impedito di partecipare alle prossime elezioni regionali calabresi si sarà consumato un subdolo gioco di palazzo per lasciare al Pd qualche possibilità in più di salvare le proprie poltrone emiliane, con l'illusione da parte di qualche stratega romano che questo possa rafforzare il governo giallorosso".

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Il post che annuncia la votazione online, poi, rimarca Forciniti, "è di una scorrettezza allucinante, perché indirizza l'esito del voto in maniera palese. Io non sarò complice di quella che sarebbe una svendita inaccettabile della nostra Regione in nome di interessi altri che non sono certo i nostri, un tradimento che non possiamo e non dobbiamo riservare a tanta gente libera e onesta che ripone fiducia e speranze in noi, in una terra difficile come la Calabria". Francesco Sapia rincara: "Trovo questo post assurdo. Non si può far decidere sulla piattaforma Rousseau se il M5S in Calabria debba partecipare o meno alle prossime competizioni regionali. Ho sputato sangue per il Movimento adesso mi sento tradito. Non mi nascondo dietro nessuna logica di partito".

"La Calabria ha bisogno di avere un rappresentante del Movimento 5 stelle all'interno del Consiglio regionale, così come avrebbe bisogno di avere un presidente e una giunta regionale a 5 stelle, capaci di possedere una visione e avviare un concreto percorso di rinascita per quella che è da sempre considerata la Cenerentola d'Italia". Lo scrive su Facebook Anna Laura Orrico, Sottosegretario 5 Stelle ai beni culturali e unica rappresentante calabrese nel governo. "Se dicessi di essere d'accordo con la decisione presa dal capo politico - e da chi oggi ricopre ruoli nel gruppo dirigente all'interno del Movimento - di ricorrere alla votazione su Rousseau per decidere del destino di due regioni profondamente diverse, mentirei", aggiunge. "Sappiamo tutti – continua Orrico - quanto sia difficile una campagna elettorale in Calabria dove il voto segue per lo più logiche clientelari e pericolose. Questo però non deve scoraggiare chi crede che le cose possano cambiare, chi vuole proporre un'alternativa in modo da poter dire: ho fatto la mia parte, non ho votato per il meno peggio (come spesso accade alle nostre latitudini), ho votato, anzi, per il meglio che avessi a disposizione; ho votato secondo coscienza, pensando al mio futuro e al bene comune della mia terra. Come potremmo spiegare a chi ha voglia di partecipazione, a chi è pronto a mettersi in gioco per dare alla Calabria una prospettiva diversa, che non lo può fare, non con il Movimento? Questa è la chance che vorrei dessimo ai calabresi perché, nonostante qualche errore, il Movimento continua ad essere la forza politica che, più di ogni altra, è in grado di intercettare le energie positive che desiderano mettersi al servizio del bene comune lasciando all'angolo i soliti maneggioni e i dinosauri della malapolitica. Mi sono candidata per servire la mia regione e il mio Paese. Ogni mattina, quando poso i piedi per terra, avverto il peso della forza di gravità che quasi mi schiaccia perché sulle mie spalle porto enormi responsabilità: svolgere il mio lavoro al massimo delle mie potenzialità, essere corretta, lottare per i diritti di chi non ha voce, riportare la mia regione a essere riconsiderata con positività e dignità. Con questa stessa responsabilità, adesso che ricopro un incarico di governo, voglio affermare che la Calabria merita di presentare una lista 5 stelle, merita di scegliere autonomamente il proprio destino. Non ho votato quando su Rousseau si decideva se realizzare o meno il patto civico in Umbria, non ritenevo giusto che a decidere per gli umbri fossi io che non vivo quel territorio. Oggi, invece, voterò su Rousseau – conclude Orrico - per riaffermare il mio sacrosanto diritto da cittadina e calabrese di lottare fino in fondo per liberare dalle catene la mia regione".