Coronavirus, Viscomi (PD): "Aziende potranno riaprire appena condizioni sanitarie minime"

"Ho condiviso e sottoscritto la proposta presentata dai colleghi del PD eletti in Emilia Romagna, su iniziativa di Serse Soverini, con cui ho l'onore di condividere l'impegno nella Commissione Lavoro della Camera, per l'attuazione di un sistema integrato di tutela della saluta e della sicurezza dei lavoratori in relazione ai rischi connessi al COVID19. Si tratta di un modello condiviso dalla Regione Emilia Romagna e dal suo assessore al lavoro, Vincenzo Colla, gia' vicesegretario nazionale della Cgil". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd, Antonio Viscomi. "Personalmente, ritengo che, per le sue caratteristiche di flessibilita' e di funzionalita' effettiva e concreta - prosegue Viscomi - tale modello sia in grado di conciliare gli interessi, spesso non coincidenti, alla sicurezza di chi lavora e alla continuita' produttiva e che pertanto esso puo' e deve essere fatto proprio anche dal sistema produttivo calabrese. In particolare la proposta prevede anzitutto che le aziende, sia quelle attive sia quelle in stato di blocco delle attivita', elaborino un piano specifico di sicurezza da COVID19 con e per i propri dipendenti indicando il responsabile. Conseguentemente sono istituiti dei Tavoli provinciali per la sicurezza sul lavoro, composti da imprese, sindacati e rappresentanti Inail dell'Ispettorato territoriale del lavoro e i servizi di prevenzione e sicurezza ambiente di lavoro nelle aziende sanitarie Una volta definito il piano, l'azienda lo invia alla propria associazione di categoria che lo presente al Tavolo per la sicurezza".

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"In questo modo le aziende, che avranno approntato un piano aziendale di sicurezza da COVID19 - sostiene ancora Viscomi - potranno anticipare la riapertura della produzione non appena le condizioni minime sanitarie lo permetteranno, mentre quelle che non hanno subito il blocco delle attivita' potranno garantire maggiori condizioni di sicurezza dei propri dipendenti. Infine, il Tavolo avra' anche la funzione di verificare il fabbisogno provinciale da parte delle aziende di dispositivi di sicurezza a cominciare dalle mascherine, fornendo richieste precise, in termini di forniture, al Tavolo di coordinamento per la sicurezza nazionale. Se affrontata con responsabilita', anche la crisi puo' dunque essere un'opportunita' di crescita, perche' tanto la Calabria quanto l'intero paese hanno veramente bisogno di rinnovate e partecipate relazioni industriali". (ANSA)