Consiglio regionale, il Pd presenta una mozione sulle politiche per la casa e il social housing

"Le nuove strategie di Politiche per la Casa passano attraverso un approccio innovativo denominato Social Housing cioe' un programma integrato di interventi, che comprende l'offerta di alloggi, servizi, azioni e strumenti rivolta a fornire abitazioni adeguate, attraverso regole certe di assegnazione, a famiglie che hanno difficolta' nel trovare un alloggio alle condizioni di mercato perche' incapaci di ottenere credito o perche' colpite da problematiche particolari. Il Social Housing va quindi a coprire un'area nuova della politica abitativa che non era ricompresa nella tradizionale edilizia residenziale pubblica e che da questa si differenzia per la flessibilita', per il target (non i piu' poveri, ma una fascia piu' ampia di persone in difficolta') e per i soggetti coinvolti (non solo gli attori pubblici ma anche il privato e il non profit)". E' quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione che, insieme agli altri consiglieri del Gruppo Pd: Domenico Bevacqua, Nicola Irto, Libero Notarangelo, Luigi Tassone, ha presentato una mozione sulle politiche per la casa e il social housing.

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"Ci auguriamo che la Regione - prosegue Guccione - inverta decisamente il percorso e le politiche per la casa sinora perseguite inserendo il Social Housing come priorita', trasformando l'azione dal diritto alla casa alle politiche per l'abitare. Le politiche dell'abitare devono essere politiche del Welfare, cosi' come avviene in tutte le altre Regioni in Italia. E' necessario, dunque, una legge quadro regionale che metta ordine alla miriade di norme e programmi prodotte nel settore adeguandole agli indirizzi nazionali e di altre Regioni virtuose nel settore e che riesca a mobilitare tutte le risorse regionali ferme da anni, dando una risposta ai tanti che non riescono a trovare un alloggio. Tra l'altro, basti pensare che per ogni milione di euro pubblici investiti nel settore della casa e del Social Housing si generano investimenti privati pari a due milioni e mezzo, riuscendo ad avere una ricaduta complessiva sull'economia (effetti diretti, indiretti e indotti) e creando migliaia di posti di lavoro. La legge quadro dovra' poi definire in maniera chiara le nuove linee di intervento privilegiando il recupero, la rigenerazione urbana, il ridisegno di quartieri degradati, nonche' i soggetti abilitati alla realizzazione e alla gestione sociale e le forme di integrazione ai servizi comuni e di quartiere, ai servizi sociali, sanitari e dell'istruzione fino ad un programma serio di trasformazione dell'ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) ad ERS (Edilizia Residenziale Sociale)". Nella mozione si chiede una ricognizione attenta e minuziosa delle risorse disponibili sui programmi in essere da mettere in campo. "E' essenziale - sottolinea Guccione - un confronto serio con Cassa depositi e prestiti, la costituzione di un Fondo di Garanzia che supporti i soggetti gestori e le famiglie meno abbienti per l'accesso al credito e l'individuazione di forme di finanziamento etico, non essendo le banche tradizionali disponibili ed attrezzate a finanziare forme sociali dell'abitare. Serve, dunque, individuare misure speciali complementari che si integrino anche con le misure straordinarie messe in campo dal Governo nazionale con il Decreto Rilancio, come SismaBonus ed EcoBonus".