La Cna si prepara alla sfida degli “ecobonus”

Nel corso di un incontro, organizzato dalle confederazioni di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, è stato fatto il punto sulla situazione del "bonus 110" e del "sisma bonus" ed è stata annunciata la nascita di un consorzio interprovinciale dei costruttori CNA.

Cosenza - La CNA si conferma la casa delle imprese, nella quale è possibile trovare competenza, formazione e le risposte a tutti gli interrogativi. Anche in questa ottica va letta la conferenza organizzata dalle confederazioni di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia per fare chiarezza sugli "ecobonus" nel settore edile e, nello specifico, sul "bonus 110" e sul "sisma bonus".

Quello di Cosenza, in realtà, è il primo di una serie di incontri sul tema; il decreto, contenente nuove agevolazioni fiscali per chi ha intenzione di ristrutturare casa effettuando interventi di efficientamento energetico e di consolidamento degli edifici, dovrebbe essere approvato nei prossimi giorni. I successivi incontri, quindi, serviranno per entrare sempre più nel dettaglio di provvedimenti, ai quali guardano con grande interesse le imprese ed i cittadini.

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Nel corso della conferenza, inoltre, è stata annunciata la nascita di un consorzio interprovinciale dei costruttori CNA; uno strumento che consentirà alle imprese di fare rete e di essere sempre più competitive sul mercato. All'incontro, infatti, ha preso parte anche Valeria Goldini, direttore del consorzio "Bologna Costruisce" della CNA Bologna, che ha sottolineato quelle che possono essere le criticità che presenta il provvedimento, ma anche i vantaggi che scaturiscono da un'organizzazione come quella che lei dirige: "Il problema è la quantità di lavori che verranno comunque sviluppati, oltre che i tempi di realizzazione - ha detto Goldini - Oggi, del resto, non abbiamo ancora le linee guida ed i decreti attuativi. A fine agosto, di conseguenza, avremo chiarezza su quello che si dovrà fare e non prima di settembre si potranno aprire i cantieri. Fino a metà novembre si potrà operare, ma poi, a causa di quelle che saranno le condizioni climatiche, ci si dovrà fermare fino a fine febbraio. Questo significa che la scadenza del 31 dicembre 2021 è un termine limitato. Per intenderci riusciremo a realizzare solo il 30% della quantità di lavoro con imprese, che potrebbero fare molto di più, alle prese con problemi logistici, e cittadini insoddisfatti del lavoro svolto. Il tempo è tiranno. Servirebbero almeno due anni di proroga, fondamentali per gestire il lavoro garantendo la qualità. Una delle soluzione - ha precisato Goldini - è fare rete. Attraverso il consorzio, infatti, si crea una squadra che può accontentare un numero maggiore di committenti e che può aiutarsi a vicenda. Il consorzio racchiude, ad esempio, anche artigiani singoli che da soli non possono realizzare lavori di questo tipo, ma insieme ad altre imprese possono dare risposte adeguate ai clienti. È un gioco di squadra. È questa la mission di CNA".

"Siamo qui a Cosenza per fare chiarezza in un momento in cui c'è tanta confusione e, probabilmente, anche qualche truffa da parte di alcuni operatori del settore non corretti - ha detto Enzo Ponzio, Presidente nazionale CNA costruzioni - Stiamo aspettando la conversione in legge del decreto e successivamente le linee guida per poi proporre ai clienti quello che è il nostro progetto nazionale che abbiamo racchiuso sotto un marchio di qualità che abbiamo chiamato "Riqualifichiamo l'Italia". CNA ha voluto dare questo strumento alle proprie imprese perché possano essere protagoniste in questo mercato".

L'iniziativa delle confederazioni di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, quindi, conferma l'attenzione di CNA nei confronti delle esigenze delle imprese e si guarda sempre al futuro: "Dopo l'approvazione del decreto terremo informate e formeremo le nostre imprese in relazione alle opportunità che offre questo provvedimento - ha detto Francesco Rosa, Presidente CNA Calabria - in questa fase, intanto, realizzeremo questo consorzio, che permetterà a tante piccole imprese di diventare più "grandi" e che è, al tempo stesso, la risposta a tanti problemi che le aziende sono chiamate ad affrontare quotidianamente".