Reggina con le pile scariche, il Cosenza trova la svolta: 0-1 firmato Mendicino

maurizipanchinadi Paolo Ficara - Notte da lupi. La Reggina si arrende al Cosenza senza opporre molta resistenza, arrestando la propria corsa in campionato e dando il via a quella dei silani, che ottengono il primo successo. Mendicino è il man of the match, sbloccando al 55' una contesa fin lì abbastanza tirata. Non c'è mai stata una vera reazione da parte degli amaranto, rimasti monocorde a sbattere senza una logica contro il muro eretto da Braglia fin dall'inizio.

PORCINO DI PUNTA – Maurizi cambia ruolo per l'ennesima volta al 22enne reggino, avanzandone a tal punto la posizione da metterlo al fianco di Sciamanna. A centrocampo forze fresche con Fortunato e Garufi, in panchina Sparacello. Modulo 5-3-2 per Braglia, che copre i rossoblu nel tentativo di dare sicurezza alla difesa. Importante il recupero di Mendicino, che in avanti può dialogare con un'altra punta pura come Baclet.

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45 MINUTI DI STUDIO – Non decolla mai il primo tempo, al di là di qualche sporadica occasione. Per il Cosenza ci provano Calamai e D'Orazio con tentativi poco pretenziosi, più nitida l'occasione di Porcino pescato bene da Mezavilla, arginato da Pinna e fermato da Perina. Gli ospiti hanno spazio sulle fasce ma i cross di Corsi sono imprecisi, gli amaranto non salgono quasi mai coi terzini e si perdono nel traffico, con De Francesco costretto ad abbassarsi parecchio per prendere palla.

IL GOL È LA MIGLIOR... ME(N)DICINA – Dopo l'intervallo ci si attende la solita scossa tra le fila amaranto, invece è il Cosenza a premere con determinazione. Una palla giocata da Calamai da sinistra verso il centro, trova un senso con il velo di Baclet: Mendicino riceve in area, fa perno su Gatti e col destro in girata fredda un sorpreso Cucchietti al 55'. Il vantaggio silano scuote Maurizi ma non la squadra: il tecnico getta subito in campo Bezziccheri e Sparacello, riposizionando Porcino terzino. Nemmeno i subentrati riescono ad imprimere un cambio di ritmo, con la Reggina che rimane De Francesco-dipendente.

POCA REGGINA – Una percussione laterale di Mezavilla sugli sviluppi di un angolo, finito giù in area senza protestare più di tanto, ed un destro di Sciamanna finito di molto a lato, rappresentano le uniche sortite dalle parti di Perina per gran parte della ripresa. Poi l'estremo difensore cosentino si esalta su Sparacello, salvando i suoi su un tiro da pochi passi dopo un batti e ribatti nell'area piccola. Finiscono lì le ambizioni di rimonta della Reggina, graziata nel finale per due volte dal fresco Tutino subentrato a Baclet.

TESTA BASSA – Quattro partite consecutive senza le accelerazioni di Tulissi e la prestanza fisica di Bianchimano, potevano incidere ben oltre sul piano dei risultati. Ed il guaio è che mancheranno anche a Trapani. Non è la sconfitta col Cosenza a far storcere il muso in sé e per sé: Braglia dispone di un organico a cui serviva solo una scossa dopo un avvio disastroso, può ancora ambire alla promozione diretta. Ma la Reggina ha bucato la prestazione, non trovando quasi mai la maniera per impensierire l'avversario. In casa serve più coraggio. Ci sarà modo di rifarsi, adesso c'è da superare con meno danni possibile una fase di calendario abbastanza dura, in attesa di recuperare le punte di diamante.

REGGINA – COSENZA 0-1

Rete: 55' Mendicino

REGGINA (4-3-1-2): Cucchietti; Laezza, Di Filippo (86' Pasqualoni), Gatti, Solerio (63' Bezziccheri); Garufi (69' Marino), Mezavilla, Fortunato (64' Sparacello); De Francesco; Sciamanna (85' Silenzi), Porcino. A disposizione: Licastro, Turrin, Auriletto, Maesano, Tazza, Amato. Allenatore: Maurizi.

COSENZA (5-3-2): Perina; Corsi, Idda, Dermaku, Pinna, D'Orazio (71' Pascali); Bruccini, Loviso (85' Statella), Calamai; Baclet (85' Tutino), Mendicino (79' Mungo). A disposizione: Saracco, Palmiero, Caccavallo, Pasqualoni, Boniotti, Liguori. Allenatore: Braglia.

Arbitro: Massimi di Termoli

Ammoniti: Dermaku, Porcino, Pascali, Perina