U.Reggina: non tutti i miracoli conferiscono santità

gallocevolidi Paolo Ficara - Destino segnato. Se non fosse bastata la battuta del presidente Gallo in sede di presentazione, per capire che tutta questa fiducia nell'operato di Roberto Cevoli non c'era, a chiusura di campagna acquisti il suono della campana è stato inequivocabile. Su Momento Italia, organo d'informazione della M&G Holding, a pochi è sfuggito il riferimento diretto al mister con in mano "una Ferrari che non può e non deve sbandare".

Puntualmente, ai primi 45 minuti di sbandamento si è dato seguito alle parole. Col benservito all'autore di un miracolo. Girone d'andata da settimo posto nonostante fosse senza niente: senza un campo, senza un vitto ed alloggio degno del professionismo (ma neanche del dilettantismo), senza soldi, senza il "Granillo" per qualche settimana. E, a giudicare dal tenore degli interventi sul mercato di gennaio, anche senza una squadra da prima metà della classifica. Ad oggi, la Urbs Reggina sarebbe quinta per i punti ottenuti sul campo, senza penalizzazione. Davanti ci sarebbero Juve Stabia, Trapani, Catania e Catanzaro: tutte già attrezzate da agosto per giocarsi la promozione. Avrà sbagliato la formazione, l'approccio, un po' tutto nel primo tempo in un derby: esonerato.

Il miracolo, è utile ribadirlo, lo ha compiuto soprattutto Luca Gallo. Società con due piedi nella fossa, fino alle ginocchia. L'istanza di fallimento al centro del tribunale, altro che la chiesa al centro del villaggio. Non solo ha evitato a Reggio Calabria la stessa onta che stanno subendo a Matera, ma è andato all-in suscitando entusiasmo ovunque. Le presenze allo stadio rappresentano il suo grande successo. Ha dunque tutto il diritto di scegliersi l'allenatore che ritiene più opportuno. Senza doversi "accontentare" di quello che ha trovato. Come ha fatto Berlusconi a Monza.

In questa fase, Gallo ha anche tutto il diritto di sbagliare. Se sbaglia chi ha sollevato al cielo più volte la Coppa dei Campioni, figuriamoci lui.

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Con tutti gli investimenti fin qui effettuati, il massimo dirigente non deve avere rimpianti. E scegliere l'allenatore che soddisfi il suo desiderio di vedere una squadra arrogante. Che quando perde, non deve essere mai per la superiorità dell'avversario. Ci piace questa mentalità alla Mourinho. Nessun reggino deve desiderare, nemmeno per un attimo, di voler scambiare uno qualsiasi dei difensori centrali con un pari ruolo del Catanzaro. O un esterno. O un mediano. E perché no, l'allenatore. Chi se ne frega se dall'altro lato c'è uno espertissimo, con diverse promozioni nel curriculum?

Squadra affidata a Massimo Drago. Scelta di spessore. Carriera spesa in Serie B. Il suo Crotone, nelle prime due stagioni, esprimeva un gioco spumeggiante. Poi con Juric è andato in A. È anche vero che non conosce la categoria ed è fermo da due anni e mezzo. Ha dichiarato che chi subentra, deve lavorare soprattutto sull'aspetto mentale. Magari sarà stata una frase di circostanza. Dato che non riusciamo ad individuare problemi di tenuta psicologica. Una squadra assente, o schierata contro l'allenatore, non va a recuperare uno 0-4. Sfiorando la rimonta.

La Urbs Reggina non viene da tre sconfitte di fila. Non è precipitata al di sotto dell'obiettivo di classifica. Anzi, viene da quattro vittorie e due pareggi nelle ultime sei trasferte. Ci riflettiamo da giorni, ma il motivo di cambiare il manico non lo individuiamo. Se non nella voglia, legittima ribadiamo, di operare una scelta che rispecchi il carattere di una proprietà insediatasi a metà stagione. E figlia della convinzione di avere una Ferrari. Se si sbanda, la colpa è del pilota. Poco importa se può diventare un alibi per la squadra.

Per (continuare a) sorridere, il pensiero va a Karel Zeman e Agenore Maurizi: col cavolo che sarebbero arrivati a fine campionato, con un presidente come Gallo.

Adesso, se si vuole mettere in condizione il pilota di assemblare la Ferrari assieme al suo staff, non bisogna sottovalutare l'ambiente interno circostante. Un referente diretto della proprietà, che segua il lavoro quotidiano al Sant'Agata, è necessario con urgenza. Allo stesso modo, un repulisti delle figure inutili o dannose non va rimandato. Il ds Massimo Taibi, circa 48 ore prima del derby col Catanzaro, aveva dichiarato che serve pazienza per far integrare i nuovi acquisti. Per dirla alla Gallo... all'anima della pazienza!