D'Ippolito (M5S) replica a Tallini e Abramo: "M5s ha salvato Cardiochirurgia pubblica di Catanzaro e difeso autonomia Pugliese"

«Ogni parola pronunciata dai 'coniugi' Mimmo Tallini e Sergio Abramo alimenta il consenso elettorale verso il Movimento 5stelle e la mia persona. Ringrazio, specie per la gratuità del favore». In replica ai recenti attacchi dei due esponenti di Forza Italia, lo afferma, in una nota, l'avvocato e docente universitario Giuseppe d'Ippolito, candidato M5s per la Camera nel collegio uninominale di Catanzaro-Lamezia Terme, che aggiunge: «Tallini e Abramo non possono dare lezioni a nessuno. Il primo continua ad attribuirmi la falsificazione del curriculum, anche con l'ausilio di quotidiani nazionali, coi quali risponderà in tribunale di ogni singolo arbitrio. Andando all'ambito politico, che più interessa i cittadini, Tallini mente quando afferma che il deputato 5stelle Parentela abbia voluto far chiudere la Cardiochirurgia del policlinico universitario, sulle cui gravi carenze né Tallini né Abramo né Wanda Ferro, troppo impegnata a entrare in Consiglio regionale, hanno mosso un dito, benché sapessero». «È – sottolinea D'Ippolito – soltanto grazie ai deputati M5s Parentela e Dalila Nesci, peraltro gli unici a difendere l'autonomia dell'ospedale Pugliese-Ciaccio, se la Cardiochirurgia del policlinico universitario catanzarese è rimasta aperta a servizio dei malati. Ai forzisti ben poco forzuti rammento, infatti, che quel reparto non aveva presìdi essenziali per la sicurezza dei pazienti; su tutti la terapia intensiva dedicata, realizzata dopo due anni di battaglie incessanti dei 5stelle, la cui fondatezza è stata confermata dal dipartimento regionale Tutela della salute e dall'avvenuto adeguamento strutturale dell'unità operativa». «Infine – conclude D'Ippolito – Abramo si metta la mano sulla coscienza. Sul servizio idrico, tanto da presidente di Sorical quanto da sindaco di Catanzaro, non ha mai risolto i disservizi che i cittadini, costretti a pagare tariffe ben più alte del dovuto, subiscono intanto per colpa sua. Per non parlare della situazione comatosa della depurazione e del commercio, nonché dello stato vergognoso del Centro per l'impiego. Cari Abramo e Tallini, annotate: non può un serpente mordere un drago».

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