L’Associazione “Universo Minori” e Istituto Comprensivo “Catanzaro Est” hanno organizzato un convegno sulla salvaguardia del patrimonio ambientale e sul relativo ruolo dei testimoni e collaboratori di giustizia

L'associazione "Universo Minori", con la presidente dottoressa Rita Tulelli, in collaborazione con l'Istituto Comprensivo "Catanzaro Est", guidato dalla dirigente scolastica Flora Alba Mottola, hanno organizzato un convegno dal titolo "L'azione della Magistratura e delle Forze dell'ordine nella lotta per la salvaguardia del patrimonio ambientale e dei beni comuni, il ruolo dei collaboratori e testimoni di giustizia" presso i locali dell'Istituto, a cui hanno preso parte molti insegnati, studenti e genitori.

Al tavolo dei relatori hanno preso parte le dottoresse Mottola e Tulelli, il Procuratore Aggiunto del Tribunale di Cosenza Marisa Manzini, la Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Lamezia Terme Maria Teresa Carè, l'avvocato del Foro di Catanzaro Maria Claudia Conidi e il Direttore Generale dell'Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura Maurizio Nicolai.

I relatori hanno parlato dei collaboratori e dei testimoni di giustizia, tra i quali esiste una netta differenza. Infatti, mentre i primi sono persone che hanno un passato di appartenenza ad una organizzazione criminale o mafiosa i secondi sono cittadini incensurati.
I collaboratori forniscono informazioni allo Stato sulle organizzazioni criminali in cambio di benefici processuali, penitenziari e della protezione e sono un elemento indispensabile nella lotta contro le mafie.
I testimoni invece forniscono la loro testimonianza relativamente all'accadimento di un fatto delittuoso e per tale ragione godono di una protezione da parte degli organi dello Stato. Spesso si tratta di commercianti che si rifiutano di pagare il "pizzo" o di persone non più disposte a continuare a pagare interessi a tassi da usurai concessi loro da membri dell'organizzazione mafiosa.
Queste persone che decidono di collaborare con lo Stato violano una regola fondamentale delle organizzazioni mafiose, l'omertà, la quale è garanzia del mantenimento della segretezza, di esercizio del potere e di assicurazione dell'impunità. È per tale motivo sono persone a rischio che vanno tutelate e che purtroppo hanno subito ritorsioni su loro stessi e le cosiddette "vendette trasversali", ovvero atti criminali nei confronti dei loro cari. Infine si è parlato sulle nuove disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia, entrate in vigore nel febbraio del 2018. Tra i punti salienti della nuova legge vi sono il fatto che il collaboratore rivesta, rispetto al fatto criminoso oggetto delle proprie dichiarazioni, la qualità di persona offesa dal reato ovvero di persona informata sui fatti e si trovi in una situazione di grave, concreto e attuale pericolo, rispetto alla quale risulti l'assoluta inadeguatezza delle normali misure di tutela.

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Inoltre si è affrontato l'argomento relativo ai reati ambientali, negli ultimi tempi infatti sono state sequestrate diverse tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi in diverse discariche abusive come ad esempio discariche di amianto o di scarti di raffineria, di plastiche, di fanghi industriali, di rifiuti elettronici e rottami di auto. Il volume di affari rispetto a questi illeciti è molto elevato ed è necessario contrastare gli interessi dalla criminalità organizzata che gestisce tutto ciò, anche grazie alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, in quanto è doveroso tutelare la salubrità dell'ambiante in ogni modo possibile. Vivace il dibattito con gli studenti, che hanno poste tantissime domande ai relatori, le quali hanno fatto sì che si instaurasse un fervido confronto tra tutti i presenti.