Maltempo, su conta danni nel Catanzarese Granato (M5S) attacca Tansi: "Troppo preso da Facebook"

granatolaura500"Fa tanto riflettere che alla data del 20 novembre 2018 vi siano Comuni della provincia di Catanzaro che non hanno provveduto a trasmettere la documentazione circa i danni subiti a causa degli eventi meteorologici avversi delle settimane passate". Lo afferma, in una nota, la senatrice M5s Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, che spiega: "Il presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, ha dovuto sollecitare formalmente i vertici degli enti locali interessati, al fine di accelerare l'invio degli elementi richiesti dalla Protezione civile regionale per i relativi contributi".

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"Il collega parlamentare 5stelle Giuseppe d'Ippolito – prosegue la senatrice – ha dimostrato il colpevole ritardo con cui la Regione Calabria ha richiesto al governo nazionale lo stato di emergenza, che non ha consentito l'approvazione di un nostro specifico emendamento, redatto subito dopo le tragiche vicende degli inizi dello scorso ottobre. Abbiamo dovuto rimediare con un ordine del giorno, approvato, consapevoli che in Calabria l'amministrazione pubblica ha templi biblici, purtroppo anche davanti alle emergenze".

"La notizia di queste ulteriori lungaggini – attacca la parlamentare 5stelle – è comunque indicativa di una disorganizzazione del settore della Protezione civile regionale, il cui capo Carlo Tansi, ora sospeso, evidentemente è stato troppo preso dal vizio delle esternazioni su Facebook, dalla caccia alle streghe innominate, dalla recita a soggetto insieme al governatore Mario Oliverio e dalla sovraesposizione mediatica. Non è più ammissibile – conclude Granato – una simile mancanza di coordinamento tra la Protezione civile e i Comuni calabresi, di cui i cittadini sono ormai coscienti. Le prossime elezioni regionali serviranno anche a rimediare a questa grave situazione, ancora nascosta dalle celebrazioni via social di eroi del computer, autoreferenziali quanto vittime di loro stessi".