Catanzaro, consegnati gli attestati ai primi Teci Terapeuti d’Italia

Tante le emozioni vissute nella sala Oro della Cittadella regionale nel pomeriggio di ieri, 15 febbraio, per la consegna ufficiale degli attestati ai primi Teci Terapeuti d'Italia: gli operatori del Centro Clinico San Vitaliano di Catanzaro e della struttura sanitaria Villa Adelchi di Longobardi (Cs) gestiti dal Gruppo Citrigno. Un evento che dona alla Calabria un primato rispetto al resto d'Italia e a settembre partirà un percorso formativo che coinvolgerà, oltre a Catanzaro, altre quattro città italiane: Roma, Bologna, Milano e Udine.
L'evento "Dedizione oltre le cure. Una demenza visibile", moderato da Domenico Gareri, è il primo importante epilogo di un percorso "visionario" e "folle", così veniva considerata all'inizio l'applicazione della metodologia Teci (Terapia Espressiva Corporea Integrata), ideata da Elena Sodano, presidente dell'associazione Ra.Gi. Onlus ed autrice del volume "Il Corpo nella Demenza" (Maggioli, 2017) nel quale il metodo viene accuratamente descritto. Un metodo non farmacologico che mira a contenere in modo naturale le demenze e che parte dall'idea che "per curare queste malattie non basta curare il cervello, ma occorre andare oltre e considerare il fatto che l'essere umano è fatto di emozioni, esperienze, abitudini. Un universo – spiega la stessa Sodano - che ruota attorno ad un corpo che continua a pulsare, nonostante la patologia, un corpo che se stimolato restituisce la storia e l'identità di persone che continuano ad esistere e con le quali si possono ancora stabilire profonde connessioni".

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Tutto questo ha una valenza scientifica oltre che umana, come hanno ribadito anche i medici presenti in sala ieri: il dott. Pietro Gareri, presidente nazionale AGE (Associazione Geriatri Extraospedalieri), ha spiegato che "la stimolazione delle abilità residue, della memoria corporea e delle emozioni garantiscono l'efficacia del metodo, unite alla passione e alla dedizione che vengono trasmessi nel lavoro svolto da Elena Sodano e che fanno la differenza nel percorso di cura".
Il dottor Francesco Morelli, neurologo del Centro Clinico San Vitaliano, ha parlato della Teci come un metodo che "sovverte le poche regole della riabilitazione".
Orgoglio ed emozione nelle parole dell'imprenditore Alfredo Citrigno, il primo a credere nella valenza del metodo Teci e nella professionalità di Elena Sodano. "Una scelta – ha affermato il presidente dell'omonimo Gruppo - che mi rende orgoglioso, oggi che la Teci è un'eccellenza conosciuta in tutta Italia e che si inquadra nella consapevolezza che la formazione del personale è importante per dare sempre maggiore qualità ai servizi".
Ricchi di spessore e anche di emozione anche gli interventi del dottor Giuseppe Mancuso, direttore sanitario di Villa Adelchi e del dottor Bonaventura Lazzaro, direttore sanitario del Centro Clinico San Vitaliano, anch'essi espressione di professionalità che si spendono nel privato. "Un privato che deve esistere e continuare ad operare – ha sottolineato On. Baldo Esposito, vice presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative della Regione Calabria – ma senza dimenticare la necessità di una politica più presente, che dia stimoli da trasformare in azioni concrete e quella di creare una rete tra il privato sociale, i professionisti e il pubblico, una cosa che in Calabria non è ancora stata fatta. C'è bisogno di una maggiore interazione con il pubblico – ha proseguito l'On. Esposito - e l'esperienza del Metodo Teci deve trovare corrispondenza in Regione. Quella di Teci Terapeuta può essere una professione proiettata verso il futuro, in una società che vede crescere sempre di più il numero di anziani e delle patologie legate a questo cambiamento".
I concetti espressi dall'On. Esposito sono stati ripresi dall' On. Angela Robbe, assessore regionale al Lavoro e Welfare, la quale ha messo in rilievo la necessità di costruire un rapporto sempre più stretto tra il sociale e il sanitario e il lavoro che la Regione sta svolgendo in tal senso. Una Calabria che fa innovazione e che emerge positivamente a livello nazionale, come nel caso della Teci di Eelena Sodano, è un fattore senz'altro positivo, ma occorre tempo per formalizzare le richiesta di accreditamento della figura professionale di Teci Terapeuta, proprio perché una richiesta di questo tipo non avviene tutti i giorni. Dunque occorre lavorare innanzitutto per far emergere le esperienze positive e poi creare quella rete che determina il sistema del welfare.
Alla fine dei lavori, l'emozione e l'orgoglio dei primi Teci Terapeuti d'Italia nel ricevere il loro attestato, simbolo di un intenso lavoro proteso al cambiamento, come ha affermato l'educatrice di Villa Adelchi Patrizia Saporito. "Il cambiamento di un lavoro strutturato, difficile da accettare all'inizio, ma nel quale poi ci siamo lasciati guidare alla scoperta di un mondo meraviglioso ed emozionante: quello della relazione profonda con il paziente". Un aspetto del metodo Teci, quello emotivo-comportamentale che ha arricchito molto anche Stefano Fasano, fisioterapista del Centro Clinico San Vitaliano, il cui intenso lavoro è stato messo in evidenza da Elena Sodano.
Gli altri Teci Terapeuti sono: Francesca Fiozzo, logopedista; Valentina Rubino, psicomotricista; Mirella Saladino, educatrice; Maria Masciari, educatrice; Raffaella Pate, educatrice; Chiara Celia, educatrice; Rosella Bruni, educatrice; Ivana Spinelli, educatrice; Gabriella Mazzuca, educatrice; Aquilina Serpa, educatrice; Cinzia Matera, educatrice; Maria Rizzuto, psicologa coordinatrice dell'equipe Educativa Villa Adelchi.
A Giuseppe Mancuso, direttore sanitario di Villa Adelchi e già direttore Centro Clinico San Vitaliano; a Carmelina Damiano, caposala di Villa Adelchi; ad Elisa Molinaro, psicologa di Villa Adelchi e a Costantino Bruno, direttore amministrativo del Centro Clinico San Vitaliano sono stati consegnati degli attestati di ringraziamento, per aver agevolato lo svolgimento del percorso formativo e al presidente Citrigno un riconoscimento speciale da parte di Elena Sodano per la fiducia riposta nel suo lavoro.