Corbelli (Diritti Civili): "Continuano le stragi in mare, le torture nelle orribili prigioni libiche e fenomeni di xenofobia e razzismo. Da Tarsia risposta di civiltà"

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene dopo la nuova strage di poveri migranti(11 vittime di fronte alla Libia, l'altro ieri), parla "di tragedia epocale(oltre 33mila migranti morti, nel Mediterraneo, dal 1990 ad oggi!), di cui non si parla più, che continua in mare e nelle orribili prigioni libiche dove vengono riportati dai carcerieri libici i profughi bloccati sui barconi". Corbelli, nella sua nota, ricorda la grande opera umanitaria, il Cimitero internazionale dei Migranti, che sta per essere realizzato a Tarsia e, a questo proposito, informa che scadranno venerdì 27 aprile alle 13 i termini per la presentazione delle domande per l'aggiudicazione del primo stralcio dei lavori per un importo complessivo di 220mila euro, erogato dalla Regione Calabria. "E' una risposta di grande civiltà e un segnale di pace per il mondo intero quello che arriva da Tarsia, luogo simbolo di solidarietà, come testimonia la sua storia e l'ex campo di internamento fascista più grande d'Italia, quello di Ferramonti, luogo di prigionia ma anche di grande umanità, dove domani, come ogni anno, sarà celebrata la Festa della Liberazione, che acquista, in questa occasione, un significato di straordinario valore alla luce di quello che accade proprio in questi ultimi giorni con, come ai confini con la Francia, deprecabili fenomeni di xenofobia e razzismo da parte di gruppi fascisti francesi" afferma Corbelli.

--banner--

"Il dramma dei migranti resta in tutta la sua tragicità, soprattutto nel Mediterraneo e in tanti Paesi poveri, devastati da guerre, persecuzioni e miserie, come dimostrano le testimonianze dei migranti superstiti che pur di sfuggire alle disumani carceri libiche, dove vengono brutalmente calpestati i più elementari diritti umani con torture e violenze su donne e anche bambini, si buttano in mare preferendo la morte! Questa è purtroppo la situazione terribile che hanno creato, con gli accordi con le autorità libiche, il Ministro degli Interni, Minniti, e il Governo italiano. Questo è il prezzo disumano pagato per ridurre gli sbarchi, che nonostante questo clima di terrore continuano lo stesso. L'Italia che pur ha fatto tanto, affrontando da sola il dramma epocale dei migranti, con l'accordo con la Libia, per il blocco degli sbarchi, ha purtroppo provocato la drammatica situazione di oggi, che, ricordo, hanno più volte duramente condannato le Ong , i rappresentanti dell'Unhcr , dell'Onu, molti reportage giornalistici e, lo scorso ottobre, anche il Commissario europeo dei Diritti Umani, Nils Muiznieks, che in una dura lettera al Ministro Minniti chiedeva di chiarire chesostegno operativo il Governo italiano prevede di fornire alle autorità libiche nelle loro acque territoriali e quali salvaguardie l'Italia ha messo in atto per garantire che le persone salvate o intercettate non rischino trattamenti e pene inumane e la tortura.La situazione da allora non è cambiata. Si è anzi drammaticamente aggravata, come dimostrano i tragici fatti degli ultimi giorni", conclude Corbelli.