Scuola, Flc Cgil: "No a telecamere all'Iti di Rossano"

"L'installazione delle telecamere all'interno dell'Iti di Rossano preoccupa quanti, quotidianamente, devono affrontare l'attivita' lavorativa e quella scolastica. Gia' in un paio di occasioni abbiamo chiesto al Dirigente scolastico spiegazioni in merito alla video sorveglianza, richiamando espressamente la necessita' di rispettare le norme. Di fatto le nostre richieste non hanno sortito alcun effetto visto il silenzio, irriguardoso, da parte del vertice dell'amministrazione scolastica, a fornire una benche' minima spiegazione". Lo sostiene, in una nota, il segretario dell'Flc-Cgil di Cosenza, Pino Assalone.

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"Le segnalazioni che ci arrivano - aggiunge - evidenziano, di fatto, la necessita' di capire le ragioni che hanno spinto la Dirigente scolastica ad utilizzare le telecamere all'interno della scuola senza, tuttavia, confrontarsi, democraticamente con tutte le parti di quel mondo. Riteniamo che si tratti, di una azione non legittima, e come O.S abbiamo gia' portato alla attenzione degli organi competenti ritenendo i contenuti di questa decisione non giustificabili. Le fibrillazioni con cui bisogna fare i conti destabilizzano sensibilmente la quotidiana attivita' lavorativa, tenendo bene in mente che i Dirigenti scolastici sono i titolari del trattamento dei dati personali nelle scuole. La scuola e' una comunita' educante, che necessita di confronti continui e di partecipazione condivisa che educa le generazioni ad un progetto di cittadinanza attiva. La scuola non puo' rappresentare un sistema improprio, che rifugge dalle sue responsabilita' facendosi portatrice, invece, di scorciatoie che distorcono la realta'. Le persone non hanno bisogno di essere educate o ricondotte al proprio dovere attraverso la video sorveglianza per raggiungere comportamenti educativi e quindi comportarsi di conseguenza, pur capendo la complessita' della gestione di una istituzione scolastica. Bisogna ricordare che qui non si tratta di utilizzare tali sistemi al fine di tutelare l'edificio ed i beni scolastici da atti vandalici. Riteniamo, che invadere la privacy di quanti si muovono dentro il perimetro scolastico rappresenti uno sconfinamento delle norme non tollerabile". "L'auspicio - conclude Assalone - sarebbe che la Dirigente scolastica pensasse di fornire ed esplicitasse, attraverso le modalita' del confronto, quali rischi paventa all'interno della sua istituzione scolastica e cosa garantisce in termini di sicurezza e sul piano dello stretto esercizio dell'educazione la video ripresa continuativa o parziale all'interno del suo istituto".