Pastore: "Siamo stufi di contare i morti e gli scandali a causa della disastrata sanità calabrese"

"Non riesco a trattenere le lacrime nel pensare a una giovane mamma, di soli 35 anni, morta appena dopo aver dato alla luce il suo bambino. Non riesco a trattenere le lacrime nel pensare al suo compagno, rimasto solo con un vuoto enorme nel cuore e due figli da accudire di cui uno che non pronuncerà mai la parola più dolce del mondo. Non riesco a trattenere le lacrime, ma non è solo commozione ma rabbia, una rabbia che brucia per come è stata ridotta la sanità in Calabria. Per cinque lunghi anni abbiamo assistito ad uno stucchevole braccio di ferro fra il presidente Oliverio e i due Governi che si sono succeduti mentre l'offerta sanitaria in provincia di Cosenza crollava con l'ospedale cosentino al collasso e quelli sul territorio privi di ogni servizio. Saranno gli organi competenti a stabilire le responsabilità in questa tristissima vicenda, ma se quanto emerso finora troverà riscontro, e cioè che la donna è morta per mancanza di sacche di plasma, vuol dire che la nostra sanità ha raggiunto davvero livelli da terzo mondo, siamo in Italia nel 2019 e non in un teatro di guerra. Non oso nemmeno immaginare cosa succederà negli ospedali del Tirreno cosentino questa estate quando la popolazione in quelle zone triplicherà. Purtroppo le ultime vicende legate al fantomatico Decreto Calabria non hanno cambiato di una virgola la situazione, anzi. Oggi assistiamo ad un settore completamente alla deriva, con il Governo che non riesce nemmeno a nominare, perché non trova nessuno disposto a sporcarsi le mani nel pantano calabrese, i manager che avrebbero dovuto imprimere la svolta. Si naviga così a vista, mentre accadono fatti come quelli di Cetraro. La prova sta nel fatto che l'Asp più grande della Calabria, quella di Cosenza, non riesce a chiudere il bilancio così come altre aziende sanitarie al punto che il tavolo di verifica ministeriale è stato rinviato perché le aziende non hanno i bilanci pronti. È ora di mettere da parte le lotte di potere e pensare a governare seriamente un settore primario come quello sanitario. Siamo stufi di contare i morti e gli scandali. Alla famiglia della povera donna voglio esprimere le più sentite condoglianze e la mia vicinanza". Lo afferma in una nota Loredana Pastore, Assessore Città di Cosenza.

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