‘Avanti Mendicino’: “La Giunta Palermo riconosce la grave crisi finanziaria che pesa sul Comune”

Il 20 novembre, si è tenuto, presso la scuola di Tivolille, un incontro pubblico sul bilancio partecipato, promosso dal vice sindaco ed assessore alle finanze del comune di Mendicino Angelo Greco. Presenti tutti i consiglieri di opposizione del gruppo 'Avanti Mendicino'. Hanno aperto i lavori il sindaco, il vice sindaco ed il responsabile dell'area finanziaria dott. Mario Rubino. Il primo – si legge in un comunicato stampa del gruppo 'Avanti Mendicino ' ha fatto una generica introduzione di carattere generale nella quale ha evidenziato la condizione di difficoltà finanziaria che interessa molti comuni italiani. Il secondo ha smentito categoricamente il rischio di dissesto per il nostro comune, mentre il dott. Rubino, con un intervento più tecnico, ha descritto una situazione molto preoccupante. Ha parlato di percentuali di incasso del 50 – 55% e di un debito che ogni anno aumenta di 700 – 800 mila euro e si somma a quello pregresso e che, andando avanti di questo passo, il Comune – scrive il gruppo - non avrà vita lunga. Dunque, sebbene assessore al bilancio e responsabile settore finanziario hanno descritto due realtà diverse, entrambi hanno ammesso che non si riescono a pagare i fornitori, che c'è un grave e preoccupante deficit di cassa (il saldo negativo con il tesoriere sul c/c del comune si aggira quasi su 1.400.000€) e che non si riescono ad incassare i tributi comunali.
La consigliera di minoranza, Francesca Reda ha affermato che, "partendo da un debito storico sostanzialmente azzerato con un riaccertamento straordinario e soprattutto con un mutuo previsto dal Decreto Salva Italia nel 2013 e nel 2014, non può che essere stata accumulata dal sindaco Palermo".
Il consigliere di minoranza Francesco Gervasi, nel suo intervento, ha evidenziato che <"l'amministrazione comunale, per la prima volta, ha ammesso che il Comune di Mendicino si trova in una gravissima situazione finanziaria, chiedendo al sindaco e al vice sindaco di spiegare ai cittadini qual è la ricetta (se ce l'hanno) per salvare il comune dal deficit, facendo notare quanto sia superficiale ed irresponsabile, in tale grave situazione ed in un ottica di riduzione delle spese superflue, spendere circa mille euro per un banchetto in un ristorante a titolo di spese di rappresentanza, se si pensa che, nel frattempo, non ci sono i soldi per rattoppare le buche disseminate su tutte le strade comunali! Ha fatto notare pure che se la manifestazione per il gemellaggio con la città di Caserta di maggio fosse costata al massimo mille euro e non le circa 10mila spese, avremmo potuto impiegare i restanti soldi, ad esempio per introdurre sgravi e agevolazioni sui tributi comunali nei confronti di quei cittadini che versano in condizioni di reale povertà".

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Nelle conclusioni, è emerso che "l'amministrazione intende affidare le sorti finanziarie del nostro comune nelle mani di Andreani Tributi. Ebbene, dopo due anni di attività della nota società di riscossione – affermano i consiglieri di opposizione – dobbiamo registrare una deludente percentuale di riscossione dell'accertato di appena il 10%, ma non possiamo non ricordare Andreani anche e soprattutto per le tariffe sballate applicate ai passi carrabili, poi annullati grazie al nostro intervento, per le letture errate dei consumi idrici e per i solleciti di pagamento inviati a centinaia di cittadini per tributi regolarmente pagati. Insomma, se il nostro comune è stato paragonato ad un malato terminale, possiamo affermare senza dubbio che l'amministrazione comunale ha affidato la cura al medico sbagliato".