Ospedale Castrovillari, la proposta del Consiglio comunale di Morano Calabro

Il Consiglio comunale riunitosi martedì scorso in seduta straordinaria, con delibera n° 2 del 21 gennaio ha approvato un documento inerente alla problematica dell'ospedale di Castrovillari. Su proposta del capogruppo di Morano Democratica, Biagio Angelo Severino, ripresa e ampliata dal suo omologo di MoranoLab, Giannatale Tramaglino, l'emiciclo ha deciso di inoltrare alla direzione aziendale dell'ASP di Cosenza formale istanza per l'individuazione e l'integrazione di una figura tecnica operante nella direzione sanitaria del Ferrari, quale componente della commissione istituita presso la direzione generale dell'Azienda Provinciale e finalizzata alla determinazione del fabbisogno di personale. La nota, acquisita ieri al n. 543 del protocollo dell'Ente, è stata trasmessa nella stessa mattinata ai destinatari. Perché è ormai divenuto urgente e improcrastinabile agire per difendere questo storico presidio sanitario e di civiltà, erogatore di salute, diritto primario dell'essere umano. Di questo hanno discusso e intorno a questo hanno trovato la quadra, con accordo unanime, le forze presenti nel civico consesso moranese.

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Di seguito la dichiarazione congiunta del sindaco Nicolò De Bartolo e dei capigruppo Mario Donadio (Insieme per Morano) e Biagio Angelo Severino (Morano Democratica): «Siamo seriamente preoccupati per la grave situazione che interessa il nosocomio castrovillarese. Da qualche tempo l'inarrestabile diminuzione di personale medico e paramedico, nonché la carenza di addetti sociosanitari, ha causato al più importante presidio ospedaliero del nord Calabria un impasse operativo quale mai si era verificato in passato. L'impoverimento dei servizi, la chiusure di reparti mai più riaperti, l'insufficienza di adeguate risorse umane penalizza l'erogazione e la qualità stessa dei servizi, con conseguente pregiudizio per il vasto bacino d'utenza che risiede nell'area del Pollino. Un bacino d'utenza costretto gioco forza, come e più del passato, a recarsi in altre Regioni per curarsi, con evidente aggravio di costi sia per le famiglie, non sempre in grado della liquidità necessaria, sia per le casse pubbliche che dovranno rimborsare onerosi viaggi oltreconfine. Gli indicatori nazionali, ahinoi, non lasciano spazio a dubbi: i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) in Calabria continuano a rimanere in fondo alla classifica nazionale. Le responsabilità si annidano evidentemente nella cattiva gestione politica ma anche tecnica. Non possiamo assistere inerti all'agonia del nostro ospedale: chiediamo, con grande fermezza, l'inclusione nel gruppo di lavoro chiamato a elaborare una proposta da inviare al Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria di un tecnico che conosca bene la realtà del Ferrari, le diffuse criticità e i possibili inderogabili interventi risolutivi».