Buoni spesa, Smurra (FNA): "I criteri non sono chiari"

Buoni spesa, la normativa non è chiara e stabilire dei criteri certi è difficile. Stando così le cose i casi dovrebbero essere solo due: o dovrebbero ottenerli tutti o nessuno. La scadenza di martedì 7 aprile, considerando anche che c'è il week end di mezzo, è troppo vicina. Può andare bene come avvio della prima fase, ma i termini andranno poi prorogati. Ok al servizio di assistenza telefonica per la presentazione delle istanze solo se chi risponderà non si limiterà a demandare ai patronati il grave compito di dare risposte. Serve formazione.

È quanto dichiara il vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura Mario Smurra rivolgendosi al Sindaco Flavio Stasi affinché sulla questione venga fatta ogni utile, eventuale e quanto mai opportuna chiarezza a tutela e garanzia, soprattutto, di quei nuclei familiari in reale difficoltà economica.

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Mettetevi nei panni di un lavoratore agricolo che ha fatto la richiesta del bonus Covid-19 (delle 600 euro per intenderci) e che non ha certezza se e quando riceverà il contributo; se oggi, domani, fra un mese o mai. Oppure – aggiunge Smurra - della famiglia che vive con un assegno di invalidità di 290 euro. In questi casi specifici, visto che nel decreto si escludono i percettori di altre misure a sostegno del reddito predisposte dallo stato per emergenza pandemica ma che di fatto ad oggi nessuno può dirsi tale, come ci si deve comportare? La maglia delle possibilità – conclude il vicesegretario nazionale FNA – è troppo stretta. Occorre allargarla senza dare spazio a fraintendimenti. Per facilitare le procedure di individuazione dei destinatari del beneficio, sarebbe stato più opportuno richiedere di indicare eventuali redditi percepiti nel mese di marzo o che saranno percepiti nel mese di aprile da pensioni o altro.