I socialisti florensi: "Una strada per Giulio Regeni"

Il PSI di San Giovanni in fiore accoglie e fa suo l'appello di Ernesto Galli della Loggia, apparso nei giorni scorsi sulle colonne del Corriere della Sera, di intitolare " una via in tutte le città italiane" al giovane ricercatore Giulio Regeni. A tal fine il capogruppo ed il consigliere socialista, Luigi Foglia e Giovambattista Mosca hanno presentato in Consiglio Comunale la proposta affinchè anche il Comune di San Giovanni in Fiore aderisca all'iniziativa chiedendo al Sindaco Belcastro ed all'intera Giunta comunale di avviare celermente le procedure di intitolazione.

"Il sindaco Belcastro e l'intero consiglio comunale – hanno affermato il capogruppo Foglia ed il Consigliere Mosca – hanno plaudito alla nostra proposta ed espresso parere favorevole. Siamo certi, pertanto, che in poco tempo anche San Giovanni in Fiore potrà ospitare una strada dedicata al giovane italiano barbaramente trucidato in Egitto. Pur essendo consapevoli, infatti, che il regolamento della toponomastica comunale prevede che debbano trascorrere dieci anni dalla morte della persona a cui si vuole intitolare una strada,basterà chiedere una deroga al Sig. Prefetto, affinchè ciò possa realizzarsi".

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"Si tratta di un atto simbolico a cui teniamo molto – proseguono i due consiglieri comunali del PSI - con il quale si esprime vicinanza e solidarietà ai genitori di Giulio che dopo più di tre anni e mezzo aspettano ancora di sapere cos'è realmente successo al proprio figlio. Ma non solo. Da padri e da uomini liberi, da esponenti di un partito che crede in uno Stato di diritto, siamo convinti che la vicenda di Giulio Regeni debba impegnarci tutti ed ognuno a costruire percorsi nuovi e coscienze forti affinchè tali diritti non debbano essere mai più negati".

" Ed è affinchè ciò avvenga - concludono Foglia e Mosca - che abbiamo accolto l'appello di Ernesto Galli della Loggia. Una strada che porti il nome di Giulio Regeni in tutte le città d'Italia dovrà rappresentare un monito ed un esempio da seguire per il futuro. Questo almeno è il nostro auspicio".