Solamente chi rispetta la natura può comprendere l’importanza del bosco

Riceviamo e pubblichiamo:

"Uomo avvisato mezzo salvato" è un modo di dire che denota l'importanza di un consiglio e il grande aiuto che questo può dare a chi naturalmente lo accetta, prima di contravvenire alla legge. "Essere avvisati per tempo può salvare la propria condotta e liberare da inutili grattacapi".

Solamente chi rispetta la natura può comprendere l'importanza del bosco. Un tempo, i nonni impartivano ai più giovani l'insegnamento secondo cui gli alberi sono una ricchezza del mondo. Per questo, gli anziani quando dovevano procurarsi la legna per riscaldare le proprie abitazioni sceglievano accuratamente gli alberi da tagliare e per ogni pianta recisa ne impiantavano una nuova.

Il disboscamento non era praticato nemmeno dai boscaioli più inesperti a causa delle conseguenze negative che apportava alla salute dei boschi e dell'intero ecosistema. I proprietari terrieri tagliavano gli alberi in base alle proprie esigenze ma preservavano il bosco dalla pratica dell'abbattimento selvaggio delle piante.

Procedere al taglio degli alberi in maniera scorretta e senza autorizzazione è assolutamente vietato. Il taglio di un albero è legato all'ambiente. Un albero, anche quello del giardino, fa parte di un ecosistema più grande, per cui prima di tagliarlo è opportuno studiare e conoscere con esattezza il ruolo che svolge all'interno di uno specifico territorio e nel determinare la cosiddetta stabilità idrogeologica.

La presenza degli alberi, specialmente in aree franose, contribuisce a limitare gli smottamenti, attraverso le radici, la chioma sempreverde di alcune piante e il fogliame presente nel sottobosco. Inoltre, i boschi e le foreste rappresentano i polmoni del mondo. Senza gli alberi, non sarebbe possibile la fotosintesi clorofilliana, cioè quel processo che permette alle piante di trasformare la linfa grezza in nutrimento, assorbendo anidride carbonica dall'aria e immettendo ossigeno. Perciò, ogni individuo ha il dovere di difendere gli alberi dal taglio abusivo e incontrollato.

Chi ha intenzione di tagliare un albero, può trasmettere la richiesta agli uffici preposti. Nel cecare di rispettare tutti i regolamenti in materia di taglio degli alberi è opportuno precisare il tipo di operazione che s'intende compiere, attraverso un vero e proprio iter progettuale, nel rispetto delle caratteristiche ambientali, morfologiche e idrogeologiche del territorio in cui si vuole procedere ai lavori di disboscamento e in base alla tipologia di vegetazione sulla quale si è deciso di intervenire.

A tal proposito, un ruolo fondamentale nella selezione degli alberi da tagliare è quello ricoperto dal personale tecnico specializzato che svolge il sopralluogo propedeutico al taglio delle piante. "Gli agronomi hanno il compito di stabilire e autorizzare l'abbattimento degli alberi secondo le linee guida e le idonee norme d'intervento".

Nel caso si decide di tagliare più piante, anche su terreni privati in cui erano stati piantati alberi in comodato, per esempio per opera di un ente pubblico, nella documentazione di autorizzazione al taglio, devono essere indicati il numero degli alberi, contrassegnati e fotografati, la varietà delle piante e le motivazioni per le quali si richiede l'abbattimento.

"Chiunque trasgredisce ai regolamenti in materia di taglio degli alberi è destinato a incorrere in multe elevate e nei reati previsti dalla legge". Il taglio selvaggio degli alberi, senza autorizzazione o non eseguito secondo le giustapposte procedure di lavoro, può essere segnalato o denunciato da tutti i cittadini. Il taglio abusivo degli alberi e le relative violazioni amministrative sono contestati dai Carabinieri Forestali a chiunque non rispetta le regole imposte per legge e in particolare ai quei soggetti che attraverso il disboscamento illecito contribuiscono a causare possibili fenomeni di dissesto idrogeologico.

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In alcune località di campagna a Nord/Est di Bisignano si è realizzato il taglio di alberi in zone classificate ad alto rischio idrogeologico con l'aggravante di aver lasciato le frasche delle piante recise sui terreni scoscesi e nei fossi di scolo che d'inverno servono a far defluire le acque pluviali. L'acqua piovana non potendo scorrere negli appositi canali di scolo poiché sono completamente invasi da rami e sterpaglie, si riversa sulla sede stradale trasformandola in un fiume di fango molto pericoloso per gli automobilisti che vi transitano tutti i giorni.

Alberto De Luca