I peggiori affari? A Reggio Calabria

sole24E' Milano la città italiana in cui si vive meglio. Ed è Reggio Calabria quella peggiore dal punto di vista degli affari. Sono tutto sommato "prevedibili" i dati della classifica annuale de "Il Sole 24 Ore" sulla qualità della vita nelle province italiane, pubblicati oggi sul quotidiano economico. Il capoluogo lombardo conquista il titolo del primo capitolo della Qualità della vita 2012, quello centrato sul benessere economico. Nel gruppetto in testa tutte realtà del Nord oltre alla capitale, al 10° posto. In fondo alla graduatoria di tappa prevalgono siciliane, pugliesi e calabresi, con Bari, Salerno e Napoli a chiudere. Il capitolo Affari e Lavoro, per l'edizione 2012, vede Cuneo al vertice seguita da una nutrita serie di province del Nord e del Centro. La migliore del Sud, 34ª, è Siracusa. Ultima è Reggio Calabria.

Ma la Calabria è agli ultimi posti anche per quanto riguarda il capitolo di servizi, ambiente e salute. Il gradino più alto della graduatoria di tappa è occupato da Bologna e Lucca, alla pari. Nella top ten ci sono anche la romagnola Ravenna, al terzo posto, le emiliane Reggio Emilia e Parma, le lombarde Milano, Sondrio e Como, la toscana Pisa. A fine classifica Isernia, Vibo Valentia e Crotone.

Unica "consolazione", per la Calabria è la presenza sul podio del capitolo Ordine Pubblico di Crotone. Anche quest'anno il voto più alto nella graduatoria riferita alla sicurezza lo ottiene Oristano. Nella top ten seguono Belluno, Crotone e Bolzano e la new entry Ascoli Piceno. In fondo alla classifica le citta' piu' grandi, Roma e Milano insieme a Prato e Latina che occupano le ultime due posizioni.

La ricerca - per questa volta svolta ancora sulle 107 province - si articola su sei settori, costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale.