Consorzio di bonifica dell'Alto Ionio Reggino, Giuseppe Airone denuncia situazione inverosimile

"Siamo ormai all'inverosimile al Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino.
Il presidente Costa, senza vergogna, da accusato passa ad accusare, ci vuole veramente faccia tosta.
Mente sapendo di mentire, altrimenti la cosa sarebbe molto più grave". Ad affermarlo Giuseppe Arone, membro del consiglio dei delegati che si chiede come mai "il procedimento di decadenza sollevato dal sottoscritto giaccia presso la struttura di controllo regionale , organo indipendente preposto al controllo degli atti del consorzio previsto dalla legislazione regionale ormai da dicembre".
"In più,continua Arone, all'attenzione del presidente Costa, del direttore generale dell'assessorato regionale agricoltura e del dirigente Calabretta dorme da novembre una richiesta dello stesso di annullamento di atti del consiglio dei delegati del 06.11.2012, abbastanza circostanziata e motivata, anche, alla luce della lettera a firma dello stesso dirigente il quale sottolineava al presidente Costa come non poteva convocare per la seduta del consiglio del 06.11.2012 la commissione straordinaria insediatasi nel comune di Sant'Ilario dello Ionio al posto del membro di diritto in rappresentanza dei sindaci del comprensorio del consorzio.
Dulcis in fundo una richiesta-diffida di intervento della regione Calabria, dicembre 2012, direttamente indirizzata al governatore Scopelliti, all'assessore Trematerra, alla struttura di controllo regionale, al direttore generale dell'assessorato regionale agricoltura ed alla Corte dei Conti di Catanzaro, a tutt'oggi inevasa; oltre una serie di richiesta di documenti direttamente al presidente del consorzio ed alla segreteria, per poter svolgere compiutamente il mandato di consigliere e controllare e tutelare gli interessi dei consorziati e non quelli degli amici degli amici, anche questi inevasi a tutt'oggi.
Tutto questo sotto il silenzio e la cecità più assoluta degli organi di controllo della Regione Calabria".
Se questo comportamento, continua Arone, è calunnioso invito il presidente Costa a difendersi nelle sedi preposti invece di fare,solo lui, chiacchiere e demagogia.
Ormai è sotto gli occhi di tutti la situazione deficitaria e catastrofica in cui Costa e la sua maggioranza hanno portato il Consorzio.
Invito tutti gli organi in indirizzo ad intervenire immediatamente ognuno per le proprie competenze.
Al Presidente, alla Deputazione ed al Consiglio si chiede una discussione pubblica ed una verifica attenta delle procedure messe in atto da questa maggioranza, rimarcando in caso di illegittimità contabile o altro, la responsabilità personale di tutti coloro i quali vi hanno concorso.
Alla Corte dei Conti,invece, si chiede un immediato intervento per verificare la legittimità o meno delle procedure di gestione del personale assegnato al consorzio di bonifica Alto ionio Reggino ed eventuale assunzione del Direttore.
Al governatore Scopelliti ed all'assessore regionale Trematerra, si chiede di sollecitare nel concreto una politica dei sacrifici a chi amministra a livello periferico e non solo ai poveri cittadini, affinché le loro scelte possono in qualche modo essere "digerite e/o condivise" e tempestivamente dare riscontro a tutti gli esposti-denuncia documentati in giacenza presso la struttura di controllo regionale.
A S.E. il Prefetto, di convocare , ove ritenuto necessario, le parti interessate, per evitare che su questa vicenda si possano innescare problemi di ordine pubblico, per fare definitivamente chiarezza su tale vicenda.
Al Procuratore della Repubblica di Locri, di verificare se in tutti questi atti di gestione dell'Ente si ravvisano estremi di reato con ogni effetto consequenziale.
Ai Sindacati dei lavoratori occupati e disoccupati, di intervenire attivamente e fattivamente onde evitare la guerra tra poveri, facendo adottare criteri di scelta non contestabili nelle assunzioni.
Ero e sono convinto fermamente che il sindacato debba essere un organismo preposto alla tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori e non abbia al suo interno dirigenti che facciano politica a discapito di una efficace azione sindacale a tutela dei lavoratori.
Infine a tutti i rappresentanti delle Istituzioni di essere più vigili ed attenti alle scelte del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino, rimarcando che le scelte di carattere e finalità personali e le eventuali " promesse e/o cambiali elettorali" si pagano con le proprie tasche e non con quelle dei consorziati.
Non posso pensare, né voglio pensare, che, equivocando furbescamente, nella opinione pubblica, si possa far strada l'idea che a guidare il Consorzio Alto Ionio Reggino sia un nucleo di faccendieri, poco avvezzo alla trasparenza, dove tutto si muove in acque torbide con il silenzio-assenso del governo regionale.
Evitiamo, dunque, di dare l'impressione di trovarci ancora una volta nelle sabbie mobili di una gestione clientelare e familistica, ai contribuenti ed a quanti con abnegazione lavorano nel consorzio" ha concluso lo stesso Arone, auspicando "la creazione di una cultura del rinnovamento dove la gestione politica persegua la logica dei meriti e delle competenze".C