Reggio Calabria, luogo di…vino”, domani al MArRC l’incontro promosso dalla Camera di Commercio

"Reggio Calabria, luogo di...vino", è il titolo dell'incontro organizzato in collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e la Camera di Commercio di Reggio Calabria, al MArRC, venerdi 16 marzo, a partire dalle ore 17, tra le attività di valorizzazione associate alla mostra "Dioniso. L'ebbrezza di essere un dio", a cura del direttore del Museo Carmelo Malacrino con l'archeologa Federica Giacobello, aperta al pubblico fino al 27 marzo. Sarà un'occasione di approfondimento interdisciplinare sulla storia, la tradizione e l'evoluzione di una risorsa economica e culturale della Città Metropolitana.

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Introdurranno il direttore Malacrino e il presidente della Camera di Commercio Antonino Tramontana. «Il culto di Dioniso, dio del vino, è legato alla vite, alla vita e alla vitalità. È il dio del teatro, della musica e della danza, di quelle attività che significano la liberazione dai legami dei pregiudizi culturali, degli schemi di comportamento imposti da una società, per rappresentare se stessi. Il tema del vino è parallelo a quello della libertà, e dunque, è sempre stato in primo piano nella storia dell'umanità», commenta Malacrino.

Tra i relatori, anche l'archeologo del Museo Maurizio Cannatà, che interverrà sulla cultura della vite e del vino nella Magna Grecia, dalle origini mitologiche legate al culto di Dioniso attraverso le fonti letterarie e i dati archeologici, con particolare riferimento al territorio reggino. «L'Area dello Stretto è nota per la produzione vinicola fin dall'età greca (V-IV secolo a. C.) – afferma l'archeologo Cannatà –. In particolare, in età romana (I-V secolo d. C.) anche tardo-antica (IV-V secolo d. C.), le fonti documentano la fama del vino reggino, esportato in tutto il Mediterraneo, per rifornire soprattutto le tavole degli aristocratici romani».