Reggio, Garante nazionale detenuti: “Riforma è passo importante”

La riforma dell'ordinamento penitenziario per diventare operativa dovrà fare un ulteriore passaggio che richiederà dei tempi, non fosse altro per la fase di transizione da una legislatura all'altra". Lo ha detto Mauro Palma, Garante nazionale delle persone detenute o private della libertà personale, riferendosi alla riforma approvata dal Governo nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale calabrese per presentare la nuova legge regionale che istituisce il Garante calabrese. "Una riforma - ha aggiunto Palma - che introduce due principi fondamentali. Il primo stabilisce che per le persone in detenzione va sempre organizzato un percorso per il ritorno alla società. Un percorso in cui le misure alternative non devono essere viste come diminuzione dell'afflizione detentiva, ma come tappe che permettano loro di reinserirsi meglio, ed anche alla società di avere elementi di conoscenza delle persone molto più chiare per garantire al meglio anche la sicurezza esterna. Il secondo principio si propone di abituare i detenuti e le persone prive della libertà personale ad assumersi le proprie responsabilità. Questa responsabilizzazione, considerare le persone non come oggetto di un trattamento deciso da altri aiuta anche ad elaborare cosa si è compiuto e cosa si è fatto. Altrimenti il rischio è quello di restituire persone identiche a come sono entrate, se non peggiorate, e questo non garantisce nessuno". Il presidente del Consiglio regionale calabrese Nicola Irto, nell'incontro con i giornalisti, ha comunicato che il Governo ha dato il via libera, senza rilievi di valenza costituzionale, alla legge regionale di istituzione del Garante per la Calabria, approvata nel mese di gennaio, unificando due distinte proposte di legge, la prima dello stesso Irto e la seconda del consigliere Franco Sergio.

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