Nuovi parroci a Scido e Cosoleto (RC), il saluto dei sindaci

"Diamo il benvenuto ai nuovi amministratori parrocchiali appena giunti nei nostri comuni".
Così, Giuseppe Zampogna, Sindaco di Scido, e Antonino Gioffré, Sindaco di Cosoleto, salutano don Domenico Lando e don Domenico Cacciatore, che da qualche giorno si sono ufficialmente insediati, rispettivamente, nelle parrocchie di "Santi Biagio e Nicola" e di "S. Maria delle Grazie" dei due Comuni Aspromontani.

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Di seguito il messaggio dei primi cittadini:

"Vogliamo che i due giovani sacerdoti che, d'ora in avanti, accompagneranno il cammino delle nostre piccole comunità, sappiano di poter sempre contare sulla nostra vicinanza e disponibilità.
Ci impegneremo affinché si realizzi, anche con loro, lo stesso clima di serena e proficua collaborazione che ha caratterizzato il rapporto con i loro predecessori.
Siamo certi di rappresentare un sentimento di gioia, quella per il loro arrivo, comune a tutti i nostri concittadini.
Le nostre piccole comunità, da sempre animate da profondo spirito religioso, sapranno diventare una vera e propria famiglia per i due giovani amministratori parrocchiali.
Avremmo voluto esprimere il nostro caloroso benvenuto nel corso delle celebrazioni ufficiali di insediamento svoltesi nei giorni scorsi. Purtroppo, però, il "nuovo cerimoniale" diocesano non ce lo ha consentito. Il vescovo, Francesco Milito, infatti, non ha inteso prevedere, tra gli altri interventi, anche quello dei due rappresentanti delle comunità. Una scelta, quella della diocesi, che riteniamo incomprensibile, ingiustificata e francamente discutibile. I nostri rapporti con le istituzioni religiose e, più nello specifico, con i loro rappresentanti presso le nostre comunità, sono stati sempre caratterizzati da un profondo spirito di collaborazione: noi Sindaci abbiamo sempre lavorato, con le nostre amministrazioni, nell'ottica della costruzione di ponti e non di muri.
Non sembra ugualmente animata la scelta di escludere un sindaco dalle celebrazioni ufficiali per l'arrivo di un nuovo parroco. Evidentemente, il vescovo, ha valutato come superflua la nostra presenza, sottovalutando, così, il nostro principale mandato, quello di rappresentare le comunità che ci hanno scelti. L'arrivo di don Domenico Lando e di don Domenico Cacciatore, avrebbero certamente meritato il saluto ufficiale delle Istituzioni, ma non mancheranno, nonostante l'intento neanche troppo velato di alimentare la divisione a discapito della comunione, altre occasioni per dimostrare ai due giovani sacerdoti quanto le nostre comunità siano grate del dono ricevuto con la loro presenza".