Pronuncia del Tribunale di Palmi sul reato di diffamazione

"Con ordinanza del 10.01.2020, emessa nel procedimento civile n.1313/2018 RG, il Tribunale di Palmi ha emesso un importante principio sulla esistenza o meno del reato di diffamazione a mezzo stampa. Infatti, secondo il Tribunale esiste la diffamazione anche quando le notizie sono vere, ma vengono inserite in un contesto complessivamente strutturato in modo che l'accostamento di notizie pacificamente vere venga veicolato un messaggio suggestivo con certa attitudine diffamatoria che le singole notizie, autonomamente considerate, non avrebbero rivestito. In considerazione di tale principio, il Tribunale ha condannato i giornalisti Carlo Bonini, Fabio Tonacci, Alessia Candito, in qualità di autori, Mario Calabresi, in qualità di direttore responsabile, e il Gruppo Ge.Di. Editoriale S.p.a., in qualità di editore del quotidiano "La Repubblica" per diffamazione nei confronti dell'avv. Giacomo Saccomanno, con condanna solidale degli stessi al pagamento del risarcimento del danni non patrimoniale in favore dello stesso liquidati in € 15.000,00, oltre interessi e spese legali. Nel corpo della motivazione il Tribunale ha, anche, affermato che nel caso di specie, per come ampiamente argomentato, le notizie raccolte sul conto dell'avv. Saccomanno, per il loro specifico contenuto e per la loro valenza essenzialmente neutra, non potevano indurre nemmeno il sospetto di una possibile contiguità tra il ricorrente e la criminalità organizzata. La suddetta pronuncia è stata emessa in relazione all'articolo comparso su "La Repubblica" in data 07.06.2018, nel quale, sul presupposto di aver eseguito una indagine giornalistica, gli autori attaccavano la Lega e Matteo Salvini per presunte "relazioni pericolose nella terra delle 'ndrine". Articolo completamente sconfessato dalla citata decisione". Lo scrive in una nota Giacomo Saccomanno.

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