Coronavirus, Barreca (GGI Confindustria Reggio Calabria): "La pubblica amministrazione recluti giovani competenti"

"Noi giovani imprenditori non possiamo non avere un approccio positivo con il futuro. Per questo, pur nel momento difficilissimo che stiamo attraversando, assieme ai colleghi del GGI, siamo convinti che dalla crisi sanitaria ed economica usciremo rafforzati, usciremo migliori". Umberto Barreca, presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria, guarda alle prospettive economiche e sociali con una buona dose di realismo, ma senza rinunciare "all'incrollabile fiducia nell'avvenire, che è l'eredità che abbiamo ricevuto dall'Italia del Dopoguerra e il 'marchio di fabbrica' della nostra associazione".

Barreca tiene a sottolineare come "la speranza non sia qualcosa di astratto. E' un patrimonio che va costruito giorno dopo giorno, con atti concreti, come quelli che ci attendiamo dalle autorità di governo a tutti i livelli". Il decreto liquidità con misure per 400 miliardi di euro a favore dell'economia, per il presidente dei Giovani imprenditori reggini, "è da considerare positivamente, fermo restando che i giudizi si potranno esprimere solo nei prossimi mesi. In questo senso, come movimento giovanile, sosteniamo pienamente la posizione equilibrata e comunque incisiva che è stata assunta da Confindustria Reggio e da Unindustria Calabria. Ad oggi, comunque, stiamo parlando di misure di garanzia che non rappresentano una immediata immissione di liquidità nel circuito economico ma possono agevolare l'accesso al credito. Servono altre 'misure choc' – prosegue Barreca -. È successo qualcosa che nessuno poteva immaginare. Le azioni da intraprendere sono tante. Abbiamo bisogno di circolazione di denaro nell'economia reale e occorre ripartire da soluzioni concrete come le grandi opere. Lo Stato ha dimostrato che, quando vuole, c'è. Si pensi al Ponte Morandi, dal disastro alla rinascita ormai vicina".

A nome dell'intero Gruppo giovani imprenditori, il presidente del movimento interno a Confindustria Reggio Calabria pone l'accento sulla necessità di puntare tutto sulla riscoperta delle competenze: "Recenti vicende che hanno riguardato anche la nostra regione ci impongono di fare una riflessione sulla qualità della classe dirigente. Non entro nel merito delle responsabilità specifiche, ma è evidente che ai vertici della pubblica amministrazione occorre reclutare professionisti capaci. E' paradossale, perché la Calabria è ricca di capitale umano, soprattutto giovanile, costretto a emigrare perché qui non trova lavoro. Immettere queste forze nel tessuto della burocrazia sarebbe la salvezza del settore pubblico e di quello privato".

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Per l'economia metropolitana reggina, Umberto Barreca sottolinea la centralità di un massiccio investimento per "il turismo che, secondo alcuni studi, sarà uno dei settori che cambieranno rapidamente. Si riscopriranno i borghi e le famiglie sceglieranno mete vicine, raggiungibili in auto, in Italia. La Calabria parte avvantaggiata: è la regione dei borghi. Ma occorre stimolare il mercato regionale, e dovremmo essere noi i primi a farlo privilegiando i prodotti delle imprese locali. Dobbiamo rafforzare lo spirito di identità e appartenenza al territorio che l'emergenza coronavirus ci sta facendo riscoprire". Un mercato che "potrà tornare a esportare se si riuscirà, oggi più che mai, a cogliere le grandi opportunità legate al porto di Gioia Tauro e alla Zes. La crisi sanitaria ha rinsaldato il rapporto, che era già in fase di consolidamento, tra l'Italia e una delle grandi potenze economiche mondiali come la Cina. E' importante non lasciarsi sfuggire la grande occasione di rientrare - conclude il presidente del GGI - nelle Nuove Vie della Seta".