Ponte sullo Stretto, ok a mozione cdx in Consiglio regionale: “Utilizzare risorse Recovery Fund per riprogettazione”

ponte stretto 600In chiusura, il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, la mozione del centrodestra per sostenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto, opera tornata recentemente nel dibattito politico nazionale e locale.

Il documento, di iniziativa dei consiglieri regionali Tallini, Pietropaolo, Minasi, Arruzzolo e Graziano, impegna la giunta regionale "a chiedere al Governo di inserire il progetto di collegamento stabile tra Calabria e Sicilia tra le grandi opere strategiche su cui fondare la ripresa del Paese nel dopo emergenza Covid 19; a chiedere al Governo di utilizzare risorse provenienti dal Recovery Fund per una riprogettazione del Ponte sullo Stretto che tenga conto dei notevoli progressi registrati dalla tecnologia in tutto il mondo per la realizzazione di ponti di lunghezza anche maggiore di quella prevista per il collegamento Calabria/Sicilia e che superino le criticità finora emerse per quanto riguarda l'impatto con i venti e l'ottimizzazione del tracciato. Ad aprire un tavolo di confronto con la Regione Sicilia e, contemporaneamente, con gli Enti territoriali direttamente interessati al progetto, con in testa la Città Metropolitana di Reggio Calabria".

--banner--

Secondo i proponenti, il Ponte sullo Stretto "rappresenterebbe una straordinaria e irripetibile occasione per fare ripartire il motore dell'economia nelle due Regioni interessate" e "un incremento dell'occupazione valutato in migliaia di addetti per un periodo di cinque-sei anni". L'opera andrebbe fatta, in quanto "dall'Asia al nord Europa al Medioriente, sono stati realizzati in questi ultimi anni ponti sul mare di enorme lunghezza che hanno prodotto enormi benefici ai Paesi interessati, modernizzando e velocizzando il sistema dei trasporti, anche ferroviari".

Per il centrodestra, inoltre, "l'assenza di un collegamento stabile tra Calabria e Sicilia costituisce il principale ostacolo alla realizzazione dell'Alta Velocità nella parte più meridionale del Paese e nell'Isola;
•che la realizzazione di un'opera così ardita, ambiziosa e monumentale costituirebbe anche uno straordinario elemento di attrattività per il turismo mondiale".

Secondo la maggioranza, "il progetto esecutivo dell'opera - che prevede il collegamento tra Cannitello in Calabria e Ganzirri in Sicilia mediante un ponte sospeso a campata unica (3.300 m ) con sei corsie di traffico stradale e due binari di traffico ferroviario di 3.666 m di lunghezza complessiva, sostenuta da due piloni alti 398 m (376 m s.l.m.) posti sulle sponde della Calabria e della Sicilia - ha evidentemente bisogno di una rivalutazione alla luce dello sviluppo delle nuove tecnologie e, in particolare, per approfondire alcuni aspetti fondamentali, come l'impatto con i venti e condizioni atmosferiche estreme, la lunghezza, il tracciato, la salvaguardia dell'ambiente".

Contrario alla mozione il consigliere regionale Domenico Bevacqua: "Serve una visione organica dello sviluppo del territorio. Non possiamo pensare di creare un deserto nel deserto". Secondo il capogruppo Pd, bisogna prima pensare all'Alta velocità, autostrade adeguate e al collegamento delle zone interne. "Solo dopo aver realizzato tutto questo, si potrà pensare al Ponte sullo Stretto, che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta".

Per il presidente dell'Assemblea calabrese, Domenico Tallini, tantissima gente verrebbe in Calabria solo "per vedere il ponte, una cosa unica al mondo".