Centrodestra, giù la maschera. Cannizzaro e il piano B, Salvini dal Ponte...al mare

Cannizzaro-francesco-2 3 agostodi Pasquale Romano - I tre giorni del Condor. Non è una trama fitta e ricca di intrighi e spionaggio come quella del film datato 1975 firmato dal regista Sydney Pollack, ma ci si avvicina. Il centrodestra è chiamato alla scelta, dopo numerosi rinvii la clessidra si è totalmente svuotata. Si entra nei giorni decisivi, non è possibile andare oltre questa settimana per quanto riguarda il candidato sindaco da ufficializzare e presentare alle prossime elezioni comunali reggine.

Tutti aspettavano oggi, l'inaugurazione del nuovo Ponte Genova e le possibili dichiarazioni di Matteo Salvini riguardo il candidato della Lega da presentare alle urne reggine. Il 'Capitano' invece da abile stratega si 'smarca', ed è il grande assente. Secondo quanto raccolto da 'Il Dispaccio', Salvini si trova oggi a Milano Marittima, per una giornata di relax in famiglia. Domani, salvo sorprese, il leader della Lega raggiungerà Genova.

La situazione rimane in pieno stallo, il puzzle intricatissimo soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra Lega e Forza Italia, o meglio un'ala del partito di Berlusconi, guidata da Francesco Cannizzaro. I 'duellanti' Salvini e Cannizzaro, come descritti da 'Il Dispaccio', rimangono al momento fermi sulle loro posizioni (CLICCA QUI). La Lega insiste sul profilo di Antonino Minicuci, il deputato reggino non ne vuole sapere e si mette di traverso. Fratelli d'Italia mantiene un atteggiamento che viene definito 'equivoco', con un'anima radicata sul territorio reggino propensa ad accettare Minicuci e i vertici nazionali decisamente più tiepidi, seppur intenzionati a non rovinare i rapporti con la Lega.

Quale la mossa che può sparigliare le carte e portare finalmente alla tanto attesa fumata bianca? Da ambienti leghisti filtra, a sorpresa, la voce secondo cui Salvini sarebbe disposto a candidare profili alternativi a Minicuci. "Che siano figure altrettanto valide, gradite da tutta la coalizione ma espressione del partito", le 'condizioni' dettate dalla Lega. Condizioni che sembrano veder svanire sul nascere eventuali ritorni di fiamma di Angela Marcianò (lontana politicamente dal partito di Salvini, per stessa ammissione della diretta interessata) e allo stesso tempo non avvicinano quanto necessario Tilde Minasi alla volata vincente.

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Servirebbe quindi un piano B, strada alternativa che secondo alcuni Salvini ha già pronta nel cassetto, contenente un nome mai uscito sino ad oggi sui giornali. Se il leader della Lega invece non arretrerà di un millimetro e annuncerà Minicuci quale candidato del partito, a quel punto si attenderanno a breve le reazioni di Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Difficile, come già ribadito, pensare all'esperto dirigente quale candidato dell'intera coalizione, ma la politica è arte nobile e antica, che insegna a non sottovalutare mai nessun scenario. In caso di 'tregua' con tutti i partiti sintonizzati sulla figura di Minicuci, non è da escludere un colpo di teatro di Cannizzaro. Il deputato reggino infatti è fortemente motivato in quella che oramai vede come una battaglia da vincere a tutti i costi, per il bene (secondo il suo punto di vista) di Reggio Calabria.

Cannizzaro, secondo ambienti a lui vicini, starebbe valutando di reagire in modo estremo all'eventuale candidatura di Minicuci. Ovvero raccogliere i fedelissimi, fare a meno del simbolo di Forza Italia, e presentarsi in prima persona alle urne quale candidato sindaco. Quella che viene da molti già definita come 'un'assoluta follia', è l'ultimo tassello di un puzzle impazzito. Prossimo però, in un modo o nell'altro, a definirsi una volta per tutte.