Scuola: il consigliere provinciale Zavettieri denuncia la carenza di insegnanti di sostegno per l’area reggina

zavettieri confstampadi Simone Carullo - E' un argomento insieme importante e delicato quello sul quale ha inteso porre l'accento Pierpaolo Zavettieri, Consigliere Provinciale dei Socialisti Uniti - Psi, un argomento che si dipana a partire dalla scuola ma che sfocia senza soluzione di continuità nel campo dei diritti civili.
L'argomento è la riorganizzazione scolastica disposta dal Governo e la conseguente  e grave carenza di docenti di sostegno nella Provincia reggina rispetto al numero degli alunni disabili; carenza che, per altro, si verifica ormai da anni.
"Quella di Reggio è la provincia calabrese con il maggior numero di alunni disabili,  sono circa 2.300 – afferma il consigliere – a fronte dei quali vi è un organico di sostegno assai carente, 771 posti assegnati per una proporzione che si aggira intorno a 2.9 alunni per docente. C'è una grave discordanza fra questi numeri e quanto è previsto dalla legge, e la cosa si ripercuote non solo sui ragazzi, che ovviamente sono la priorità e che andranno incontro a gravi difficoltà nel corso dell'anno, ma anche sui lavoratori".
Tale discordanza il Governo ha tentato di risolverla, nell'ottica dei tagli alla spesa, con il decreto direttoriale n° 7 del 6/04/12 che prevede di utilizzare il personale scolastico in esubero attraverso una riconversione (un corso di formazione fruibile anche online) nelle attività di sostegno. Questo tipo di soluzione contempla due ordini di problemi – spiegano le docenti di sostegno promotrici della battaglia – "da un lato abbiamo insegnanti senza un'adeguata e specifica competenza, demotivati e poco inclini a quel tipo di insegnamento, dall'altro abbiamo una disparità di trattamento rispetto a coloro che hanno conseguito il titolo secondo le modalità richieste, che hanno investito tempo e denaro, e che hanno dedicato anima e corpo agli studenti disabili".
A partire da questo si snocciolano poi tematiche di ordine sociale, "noi abbiamo una responsabilità sociale, giuridica e amministrativa – continuano - dobbiamo garantire la continuità didattica, che è fondamentale, ma soprattutto dobbiamo tutelare i ragazzi con disabilità e bisognosi di attenzioni particolari; il sostegno rientra nell'ambito dei diritti umani e non può essere sottoposto in nessuna misura alla spending review, perché è un diritto inalienabile", solo dopo subentrano argomenti come il precariato selvaggio e le prospettive di vita e di lavoro delle suddette, le quali affermano ancora: "purtroppo siamo consapevoli di essere l'ultimo anello di un sistema che ormai sta crollando, quello dell'istruzione pubblica ... ".
Il rapporto tra studenti e insegnanti di sostegno è dunque inaccettabile e pone gli stessi studenti reggini in una condizione svantaggiata rispetto a quelli di altre parti d'Italia, nonché delle altre province calabresi (che hanno invece un rapporto adeguato), determinando così un gap di formazione difficilmente colmabile.