“In Calabria tanta accoglienza e ospitalità”, l’impresa di Nazario Nesta continua sulla costa tirrenica

nazarionestadi Mariateresa Ripolo - "La Calabria mi è mancata dal primo momento che l'ho dovuta lasciare per proseguire il mio cammino, e adesso sono davvero felice di ritornarci e di trascorrere altro tempo in questa splendida regione".

Lui è Nazario Nesta, il 27enne pugliese di San Nicandro Garganico che poco più di un mese fa ci aveva raccontato la storia della sua avventura: il sogno di percorrere a piedi il perimetro italiano, quasi 9 mila chilometri per cercare di valorizzare al meglio le bellezze del Belpaese attraverso il suo progetto "Disegnando l'Italia"; l'altro obiettivo è quello di raccogliere dei fondi, attraverso delle donazioni, per aiutare la popolazione in difficoltà in Moldavia dove il giovane è stato per aiutare i missionari. Lo avevamo incontrato sulle coste della Locride mentre si dirigeva verso Reggio Calabria per raggiungere la Sicilia.

Il Dispaccio aveva raccontato il primo passaggio in Calabria qui: http://ildispaccio.it/storie-e-memorie/218047-alla-scoperta-dell-italia-con-nazario-nesta-un-viaggio-in-solitaria-che-fa-tappa-in-calabria

--banner--

"Penso di aver affrontato una delle regioni più toste, la Sicilia, perché ho percorso le sue coste durante un'estate davvero torrida, mi sono imbattuto in diversi luoghi totalmente inaccessibili che ho dovuto aggirare", ha raccontato il ragazzo che nonostante le difficoltà è riuscito a terminare il percorso siciliano in netto anticipo. Aveva stimato, infatti, che avrebbe percorso il perimetro siciliano in un mese e mezzo circa per poi ritornare a settembre sulle coste calabresi. Invece è sbarcato a Villa San Giovanni dopo solo 34 giorni e dopo aver percorso i 1.232 chilometri delle coste siciliane in tappe da circa 40 chilometri al giorno.

Per la maggior parte delle notti Nazario ha dormito in tenda, potendo godere, così, del panorama offerto dallo Stretto di Messina, un affaccio mozzafiato sulle coste calabresi.

"Ho trovato i siciliani molto simili ai calabresi per quanto riguarda gentilezza e ospitalità: alcuni mi hanno addirittura lasciato le chiavi di casa. A Gela ho potuto incontrare il sindaco e la cittadinanza al mio arrivo, vorrei fare la stessa cosa anche in Calabria, sarebbe davvero stupendo", ha aggiunto il ragazzo.

In Calabria, ci ha raccontato, ha trovato persone con le quali è tutt'ora in contatto: "Molti mi chiamano per sapere costantemente come va il mio cammino, altri addirittura mi raggiungono fisicamente per trascorrere un po' di tempo con me". Sui social moltissimi utenti gli hanno scritto per sottolineare di aver notato che in Calabria c'è tantissima disponibilità da parte della gente: "È una cosa abbastanza visibile", ci racconta, "Ho ricevuto, ad esempio, una chiamata da parte del signor Ivan, il direttore di un albergo a Zambrone che mi ha gentilmente offerto ospitalità". Appena ritornato in Calabria ad aspettarlo c'era Antonella, una ragazza calabrese conosciuta un mese fa: "Tra una settimana circa finirà anche la mia avventura qui e ne sono molto dispiaciuto, non dimenticherò mai questi luoghi e le persone che ho conosciuto qui."

Intanto Nazario svela un po' di più sul viaggio che lo sta trasformando mentalmente e fisicamente: "Ho iniziato finalmente a parlare un po' di più riguardo a questo viaggio, il mio è un cammino basato sulla fede. Lo faccio low cost perché credo in Dio e so che mi aiuterà giorno dopo giorno", e davanti all'evidenza che presto finirà la bella stagione per fare posto all'autunno risponde: "Per ora non ci penso, quando arriverà il freddo troverò il modo per affrontarlo. Se pensassi troppo al dopo non sarebbe una vera avventura!"