Leggere per essere Liberi di scegliere: un bambino che legge sarà un adulto che pensa

GIORNATA-MONDIALE-DEL-LIBRO 2"Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive". (Ray Bradbury - Fahrenheit 451)

È il 1953 quando lo scrittore statunitense Ray Bradbury pubblica un romanzo fantascientifico dal titolo Fahrenheit 451. Il libro, che racconta un futuro distopico, ha come protagonista Guy Montag, un pompiere. La realtà immaginata e raccontata da Bradbury, sulla scia di 1984 di Orwell, è basata sulla storia di una società in cui la cultura è considerata una minaccia, la lettura dannosa in quanto fonte di "pericolosi" interrogativi che renderebbero le persone capaci di un pensiero critico nei confronti del mondo. «Ecco un libro sul cancro del polmone: tutti i fumatori si spaventavano a morte; quindi noi, per la tranquillità di tutti, noi li bruciamo», dice il Capitano dei pompieri a Montag. Qui, infatti, il loro compito non è quello di spegnere il fuoco, bensì appiccarlo: bruciare i libri per spegnere il pensiero, mandare al rogo i pilastri della Letteratura per annientare la capacità di scelta. Con il passare del tempo Montag inizierà a chiedersi cosa contengano quei volumi di tanto pericoloso da essere proibiti e sfogliandoli capirà che l'esperienza della lettura fa dell'uomo un essere libero in quanto lo rende capace di scegliere.

"Ecco perché un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l'arma. Castriamo la mente dell'uomo".

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Da qui il nostro invito, oggi 23 Aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, ad essere sempre curiosi nei confronti del mondo, perché aprire un libro e leggerlo equivale ad aprire la mente: un bambino che legge sarà un adulto che pensa. "Vorrei che tutti leggessero non per diventare letterati o poeti ma perché nessuno sia più schiavo" (G. Rodari)

I libri e la lettura sono una possibilità che ci diamo per essere migliori. (Claudio Cordova)

In adolescenza, il libro rappresentava un richiamo al dovere. Gli insegnanti imponevano determinate letture durante l'estate, inducendo a prendere in antipatia quell'oggetto che rappresentava tempo sottratto allo svago. Al libro ci si deve avvicinare in "autonomia", le passioni sono tali in quanto spontanee e mai forzate. Motivo per cui, quando mi ricapitano tra le mani i testi "imposti" in adolescenza, la vera scoperta sta nella capacità dell'adulto di coglierne il significato sfuggito al distratto ragazzino. Ogni libro, in fine dei conti, è prezioso perché mi parla di me. (Paolo Ficara)

Solo lèggere consente di essere Ettore quando mette in fuga gli Achei, Beatrice mentre bacia Dante, Bartleby indomito decisionista, It che si trasforma in Patch Adams, Falcone quando dopo l'Addaura sfugge anche a Capaci e arresta Riina malgrado i libri letti attestino il contrario. (Mario Meliadò)

Una chiave per conoscere il mondo e per capire se stessi. Per costruire ogni altro da sé. Un libro ci dona nuovi occhi, dà sfogo ai moti dell'anima e ci fa raggiungere mete impensabili. Ci fa essere e diventare, ci cambia. La lettura alimenta quanto di più prezioso abbiamo: il sapere, la conoscenza e la memoria. (Anna Zaffino)

Prima dell'esperienza, della vita vissuta in prima persona, la mia dottrina formativa è stata la lettura. Attraverso "le vite degli altri" ho conosciuto il dolore e mi sono soffermata sui grandi interrogativi dell'esistenza. Vivendo e e rivivendo mille volte, ma senza trovare risposte, abbandonandomi a quell' immortalità all'indietro che, come amava ricordare Umberto Eco, è un artificio fantastico, ma anche la prerogativa principale di ogni amante della lettura. (Lavinia Romeo)

Una macchina del tempo che in viaggio tra passato e futuro sospende il presente, trasportandoci altrove. Una inesauribile fabbrica di sogni e desideri, mai immaginati sino a quel momento. Un luogo incantato, fatto di conoscenza e passione, che che non riusciremo mai a raggiungere. Ma che sa sempre dove trovarci. (Pasquale Romano)

Anni '80. Non ero neanche nato. Un giro intorno e dentro gli Stati Uniti d'America con William Least Heat-Moon su un furgoncino battezzato "Ghost dancing", scegliendo le strade secondarie, quelle che sulle vecchie cartine stradali erano segnate in blu. Dialogando con un uomo del Kentucky, Least Heat-Moon chiede: "I sogni occupano molto spazio?". Risposta: "Tutto quello che gli si dà". La domanda non scritta nel libro è: quanto spazio do ai miei sogni? Ecco, per me, la lettura è interrogarsi, viaggiare pur stando fermi, coltivando la conoscenza e il dubbio. E in questo viaggio - da viaticum, "provvista per il viaggio" - cerchiamo nuove o migliori domande, bramiamo storie anche lontane nel tempo e nello spazio, ma universali perché autentiche. Probabilmente, leggere è la più bella opportunità di cambiamento che possiamo offrire a noi stessi. (Walter Alberio)

Cos'è un libro, cos'è la lettura? Personalmente ritengo che tra le tante cose dette in proposito una delle più calzanti sia quella di Umberto Eco, il quale disse che "chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita ... chi legge avrà vissuto 5000 anni, perché la lettura è una mortalità all'indietro". Male che vada, comunque, potrebbe sempre trattarsi di quello che per Belluca (Pirandello) è stato il fischio del treno: un'evasione. Ma evidentemente c'è molto di più, perché di fatto la Letteratura è la materia dell'Anima dell'Uomo. lo è da sempre. E un'anima che legge è un'anima consapevole. È un'anima costellata di trame e tasselli, che si nutre, cresce, respira, che si fa magmatica, multiforme e nondimeno coerente. In una sola parola: è un'anima che vive! ma lo fa in maniera più intensa. Insomma, la letteratura è sempre un'azione attiva, positiva, sia per chi scrive che per chi legge soltanto. E, d'altronde, ho sempre pensato che ci sia un motivo se per definire una cosa molto bella o molto buona diciamo "è pura poesia". (Simone Carullo)

Leggere è, in realtà, la più grande delle occasioni. Un'occasione per imparare qualcosa di nuovo, sempre. Un'occasione per vivere infinite storie, conoscere infiniti personaggi, emozionarsi all'infinito. Un'occasione che può trasformarsi nell'opportunità di migliorare noi stessi e il mondo che che ci circonda. Ho sempre considerato i libri come un mezzo indispensabile per raggiungere il mio obiettivo principale, che si riassume nella frase che mi accompagna da anni: "Sii sempre il meglio di ciò che sei" (M.L.King). (Mariateresa Ripolo)