Mimmo Lucano si candida per le Regionali: "Non voglio poltrone, voglio una nuova Calabria"

lucanomimmo7ott600"Voglio dare un contributo per il riscatto della mia terra". Da Riace alla Regione: è questa la nuova sfida politica di Mimmo Lucano. L'ex sindaco del piccolo centro della Locride, diventato un simbolo delle politiche di accoglienza e integrazione dei migranti, si candida alle Regionali a sostegno e al fianco del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che punta alla presidenza della Giunta calabrese alla guida di un'aggregazione civica che si fonda su punti programmatici che sono pienamente nelle corde di Lucano. Del resto, negli ultimi tempi il rapporto tra i due si è via via molto infittito: quando nell'ottobre 2018 Lucano venne colpito dalla misura del divieto di dimora in seguito al suo coinvolgimento in un'inchiesta su presunte irregolarità nella gestione dei fondi per gli immigrati, De Magistris lo invitò a trasferirsi a Napoli, e inoltre lo stesso De Magistris qualche mese dopo scese a Riace insieme alla sindaco di Barcellona Ada Colau per partecipare a un'iniziativa a sostegno di Lucano. La discesa in campo di Lucano alle Regionali è dunque quasi la naturale appendice di questo percorso. "La mia candidatura alle Regionali - spiega Lucano all'AGI - è nata in maniera davvero spontanea, del resto de Magistris mi è stato sempre vicino. Questa vicinanza mi ha fatto molto piacere, perché' espressa da un ex PM che conosce bene la Calabria e il territorio e che ha lottato contro il sistema di potere della borghesia mafiosa legata alla corruzione politica. Poi ho visto un suo impegno molto forte come sindaco di strada, la sua idea di sinistra della società come la mia: insomma, tanti elementi mi legano a lui".

La campagna elettorale per le Regionali si snoderà in coincidenza con la prosecuzione del processo che vede l'ex sindaco di Riace imputato a Locri per presunte irregolarità nella gestione di progetti per l'immigrazione, ma Lucano non vede problemi di sorta: "Sono tranquillo e fiducioso, del resto - riferisce Lucano - per correttezza nelle riunioni sono stato molto chiaro e ho fatto presente questa situazione a tutti coloro che hanno sostenuto un mio impegno, mi hanno detto che per loro non c'è nessun problema, e poi non ho rubato, non ho ammazzato nessuno Io sono tranquillo". Alle Regionali Lucano - per decisione unanime di de Magistris e del gruppo dirigente che ha fortemente spinto per la sua discesa in campo - sarà capolista nelle tre circoscrizioni elettorali calabresi, ma per l'ex sindaco di Riace si tratta di un aspetto non rilevante: "Io non ho queste pretese e queste ambizioni, quello che per me conta è partecipare e dare il mio contributo, del resto la mia storia lo dimostra, perché - ricorda Lucano - a Riace sono anche stato semplice aspirante consigliere comunale. Quello che mi interessa è lavorare per perseguire quello che molti dissero quando Wim Wenders venne in Calabria per fare quel film su Riace, 'sulle ali di una nuova Calabria': un sogno, da condividere con i calabresi. Io non ho altro da chiedere: non voglio poltrone, voglio una nuova Calabria". Al momento, il campo della sinistra e del centrosinistra in Calabria è diviso e frazionato, da qui una sorta di appello di Lucano: "Vorrei che tutte le persone che si sentono come ideali vicini al popolo, dei cittadini e delle aree più deboli, degli ultimi, trovino l'orgoglio di essere insieme. Perché' - conclude Lucano - rischiamo che chi è senza ideali si metta insieme e disattenda le speranze della Calabria. Dobbiamo mettere in atto davvero una trasformazione della Calabria: l'esperienza di Riace dimostra che questo è possibile".

(AGI)