Malati per "ritorsione" ad Asp di Catanzaro, si allarga inchiesta su 118

catanzarotribunale15aprSi allarga l'inchiesta della Procura di Catanzaro su medici del 118 che attestavano patologie in realta' mai sofferte attraverso falsi certificati di malattia che permettevano, cosi', di conseguire un ingiusto profitto ai danni dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

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Sono salite a 42, infatti - all'inizio, nel maggio 2020 erano 21 - le persone indagate tra medici, medici di base e guardie mediche. Secondo quanto emerso dall'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Graziella Viscomi, gli indagati agivano per "ritorsione" nei confronti della Commissione prefettizia alla guida dell'Asp del capoluogo che aveva tagliato l'indennita' aggiuntiva ai medici del Suem 118 e, in particolare, del decreto con cui veniva sospesa l'erogazione e richiesto il rimborso con trattenuta sullo stipendio dell'indennita' aggiuntiva percepita nei periodi di festivita' e ferie. I reati contestati, a vario titolo, sono truffa e falsita' ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.