Passaggio della Campana per il Kiwanis Club di Villa San Giovanni

Nell'incantevole scenario dello stretto di Messina, a Villa Labocetta, si è celebrato il passaggio della campana fra l'immediato pasto Presidente Avv. Vincenzo Cristian Siclari ed il nuovo Presidente Dott. Pietro Criaco. Alla presenza delle autorità kiwaniane e dei rappresentanti dei club della divisione la cerimonia è stata sentita e partecipata. In rappresentanza della Città di Villa San Giovanni, la Presidente del Consiglio comunale Mariagiovanna Santoro, portando il saluto, ha ribadito l'essenzialità del ruolo dei club service che svolgono un ruolo nevralgico in termini di assistenza, solidarietà e presenza attiva sul territorio.

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Il Luogotenente della divisione Fortunato Tripodi, oltre a portare i saluti del Governatore Angela Catalano, ha rimarcato la necessità della condivisione e della massima partecipazione ai service distrettuali, divisionale e territoriale per adempiere pienamente alla missione kiwaniane, ossia "save the children of the world".

Molto toccante il passaggio della campana che al di là del cerimoniale con il rituale passaggio del collare ed il rintocco della campana sociale, ha mostrato l'affiatamento e l'affetto fra i Presindeti che si sono avvicendati, entrambi commossi e felici, che hanno regalato alla platea perle di umanità nei loro discorsi, molto oltre la mera prammatica del resoconto dell'attività sociale dell'anno trascorso e del programma per per anno sociale appena iniziato. In particolare, Siclari ha rimarcato il valore fondante del Kiwanis che nell'amicizia trova la sua sostanziazione, mentre Criaco si è prefisso l'ambizione obiettivo che, grazia anche all'opera kiwaniane, Villa possa riacquistare la dimensione comunitaria, intesa come comunione di intenti, interessi e di agire, rispetto alla mera firma di collettività, arida nei rapporti e votata all'individualismo. La serata è proseguita e si è conclusa con la cena conviviale. Ricomincia un anno sociale che ha l'ambizione di rivendire i fasti del Premio Villa, assieme alle tante iniziative benefiche e di solidarietà, oggi ancor più che stiamo, forse, uscendo dalla pandemia Covid, che oltre a disseminare morti, ha inferto ferite profonde al tessuto sociale ed economico ed alle relazioni umane.