Sanità, Calandruccio (FSI USAE) partecipa ad incontro su strategie organizzative per superare la crisi

"Il deficit della Sanità in Calabria non è quantificato e per provare a fare una terapia d'urto non deve essere quella dei tagli illogici e scriteriati che non risolvono il problema anzi penalizza sia i lavoratori che i cittadini utenti".

Il Dirigente Nazionale dell' organizzazione sindacale FSI USAE Pasquale Calandruccio in un incontro avente come oggetto strategie organizzative per superare la crisi sanitaria in Calabria tenutasi a Catanzaro.

Il Dirigente Nazionale della FSI USAE Pasquale Calandruccio nel proprio intervento ha tracciato le priorità per raggiungere l'obiettivo per avere una Sanità di eccellenza in Calabria.

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"La sanità Calabrese necessita di una coraggiosa riforma sia dell'organizzazione delle strutture di ricovero e cure pubbliche e private e sia quelle dei servizi (Distretti, Poliambulatori Territoriali , Servizi di Prevenzione Primaria e Secondaria , Servizi di Continuità Assistenziale e di Emergenza Urgenza ) che deve garantire una prima efficace risposta ai bisogni di salute dei cittadini.

Una tale riforma oltre deve a porre al centro i cittadini e i loro bisogni deve mettere in condizioni i lavoratori di svolgere il proprio lavoro in serenità perchè giornalmente vengono sottoposti a turni di lavoro massacranti per mancanza di personale Medico , Infermieristico e di Operatori Soci Sanitari e tutti i Commissari per il piano di rientro che si sono susseguiti in questi anni non si sono mai posti il problema che tutti gli ospedali stavano andando allo sbando causando una migrazione sanitaria fuori Regione che si aggira al 35% comportando una spesa di 350 milioni di EURO all'anno la quale assorbe l'85% del bilancio totale Regionale senza che Il Commissario per il piano di rientro Cotticelli attuasse delle strategie per porre fine a questa emorragia finanziaria ,invece per tutta risposta il Commissario Cotticelli blocca le graduatorie concorsuali aperte blocca il bando di Mobilità Extra Regionale dell' ASP di Reggio Calabria e delle altre ASP e Aziende Ospedaliere Calabresi e finanche ha licenziato il personale precario che per tantissimi anni con tanta abnegazione e professionalità hanno sopperito alle carenze organizzative dei vari reparti garantendo i LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza).

La Calabria non ha bisogno di questi personaggi ma ha bisogno di professionisti che siano portatori di interessi legittimo e tutti professionisti della salute finanche dei manager che devono essere concentrati e rivolti verso un unico grande obiettivo per migliorare e semplificare il percorso di ogni cittadino per il soddisfacimento dei bisogni sanitari e sociosanitari".

Per raggiungere tale obiettivo "il commissario per il piano di rientro in sintonia con il Presidente della Giunta Regionale devono procedere ad una revisione ragionata per risolvere l'organizzazione dei servizi che sono causa di sprechi e un controllo più efficace per quanto riguarda la spesa farmaceutica e la rivisitazione di alcuni presidi ospedalieri che tutt'ora sono rami secche e con le risorse recuperate e razionalizzate che potrebbero essere reinvestiti per portare gli ospedali Calabresi e i servizi territoriali agli standard Nazionali.

Queste sono le linee guida che la FSI USAE porrà all'attenzione del Commissario Cotticelli che sono l'assunzione del personale Medico e Paramedico, la razionalizzazione della spesa sanitaria fuori Regione , il ricollocamento dei precari licenziati e portare i LEA dei servizi Sanitari territoriali Accettabili se questo non sarà realizzato chiederemo un incontro con tutti i prefetti nella qualità di rappresentanti del Governo delle città capoluogo Calabresi chiedendo le dimissioni del Commissario per il piano di rientro".