Reggio, brucia nella notte il Csoa Cartella

cartellaÈ un attentato in piena regola quello messo a segno nella notte contro il centro sociale Cartella. Prima hanno devastato i locali, la sala, le cucine, disegnato svastiche e celtiche sui muri, poi hanno dato fuoco al centro sociale. A dare l'allarme sono stati i vicini attorno alle cinque del mattino, che nel vedere le fiamme hanno immediatamente avvertito vigili del fuoco e carabinieri, intervenuti subito sul posto. I danni si limitano solo alla struttura, nessuno - a parte i vandali - era all'interno del centro sociale al momento del rogo. Sono in corso al Cartella in questo momento i rilievi della polizia scientifica, ma secondo indiscrezioni, gli inquirenti stanno già lavorando anche su un'altra traccia che gli aggressori hanno voluto lasciare: mentre qualcuno devastava e dava fuoco al Csoa, i responsabili del centro ricevevano squilli e telefonate anonime.
Intanto da stamattina il Cartella è teatro di un viavai di persone. Sono tutti sconvolti e amareggiati per ciò che è successo. La brutalità con cui è stato distrutto il centro sociale è evidente. La cucina è stata devastata e messa a soqquadro, la sala è stata data alle fiamme e con essa sono andati distrutti tutte le sedie, le attrezzature audio e persino il palco. Anche dei libri della biblioteca Rugolino non rimane che qualche pezzetto di carta bruciacchiato. Ma la perdita più importante per i compagni è la perdita dello striscione storico del Cartella, che le fiamme non hanno risparmiato.  Anche il murales di Che Guevara non è stato graziato dall'attacco di chiara impronta neofascista. A lettere rosse si leggono chiaramente svastiche e frasi inneggianti al Duce.
Si ipotizza che i vandali siano entrati dalla cucina, riuscendo a forzare uno dei due lucchetti, e una volta dentro abbiano aperto il portellone che dà sullo spiazzo e poi abbiano appiccato il fuoco alla sala. Anche all'esterno la situazione non è migliore. I vigili del fuoco hanno dovuto tagliare alcune travi perchè troppo pericolanti per il danneggiamento subito dall'incendio. Tutto ha un colore nero, l'aria è piena di cenere, e si cammina su un pantano di detriti e acqua. Sembra fango, ma la sostanza mista alla schiuma degli estintori sembra essere proprio benzina, quella che ha dato inizio al rogo.
Quello che preme sottolineare è come questo sia solo l'ultimo - e sicuramente il più grave - di una serie di attentati subiti dal Cartella, vittima ormai da mesi di piccoli sabotaggi, come la colla nei lucchetti che di notte tengono chiuse le porte. L'ultimo era accaduto la notte tra il 30 aprile e il primo maggio. Ignoti si erano introdotti nel centro sociale e avevano rubato i soldi e i viveri raccolti per festeggiare, il giorno dopo, la festa dei lavoratori.
Manifestazioni di solidarietà stanno arrivando da tutto il mondo istituzionale, intanto oggi pomeriggio alle 17 al centro distrutto i militanti hanno convocato una riunione straordinaria cui sono invitate tutte le realtà della città.

 

 

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